19 Gennaio 2013, 18:01
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CATANIA – Consiglieri comunali e di quartiere cercasi. Il movimento cinque stelle è in cerca di candidati alle prossime amministrative. Per essere più precisi, uno dei due gruppi catanesi in cui è suddiviso il movimento ha deciso di affidarsi a cittadini esterni attraverso una laboriosa operazione di selezione. Una metà delle liste al consiglio e al quartiere sarà costituita da attivisti (secondo la modalità prescelta dal gruppo “verde”), un’altra da cittadini non necessariamente legati al movimento (attraverso le procedure volute dalla fazione “bianca”). Così i cinque stelle bianchi, sulla scia di altre esperienze locali, hanno deciso di “aprire” alla cittadinanza attraverso una sorta di auto candidatura spontanea sul sito che prevede una serie di step. Andiamo con ordine. Il cittadino interessato a fare parte della giunta oppure delle liste dei consiglieri comunali e di quartiere può compilare un modulo sulla pagina web dei cinque stelle catanesi.
Esistono però una serie di paletti: l’iscrizione al sito nazionale e la compatibilità con i principi dello statuto. Assolutamente banditi i pregiudicati o chi si trova imputato in provvedimenti penali ma anche chi ha avuto in tasca tessere di partito. Accostamento questo abbastanza forte e azzardato se vogliamo. Gli attivisti spiegano che il timore nasce dalla possibilità che qualcuno “si serva” del movimento per il proprio tornaconto personale. Divieto assoluto di candidatura, invece, per chi abbia partecipato a qualunque competizione elettorale nelle ultime due tornate elettorali “con qualunque partito o lista civica”. Oltre al modulo il potenziale candidato dovrà consegnare una corposa documentazione che va dal casellario giudiziario al certificato dei carichi pendenti. Ma anche una foto in formato digitale, una lettera di intenti e un curriculum vitae che consentirà di accertare le competenze del candidato e il suo “il grado di attivismo”.
A questo punto si effettuerà una selezione e in un secondo momento un’ulteriore scremature attraverso una sorta di “provino” in streaming. Il momento si dovrebbe caratterizzare da una serie di domande volte ad accertare la comunanza di intenti con il movimento. Infine, superata la gincana delle selezioni, si procederà a una votazione. A quel punto, il candidato verrà selezionato soltanto se avrà ottenuto il 50% più uno dei voti degli attivisti “storici”. Il programma, invece, verrà scritto dal numero più ampio di attivisti ma anche di semplici cittadini attraverso l’allestimento di banchetti lungo le vie principali della città dove sarà possibili esprimere suggerimenti e temi. Il candidato sindaco invece verrà scelto all’interno del gruppo degli attivisti storici: insomma, una persona organica al movimento. Infine, gli attivisti catanesi sembrano confermare la ferrea volontà di non allearsi con nessun altra lista.
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19 Gennaio 2013, 18:01