22 Marzo 2014, 16:22
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PALERMO – Niente più multe per chi sfora l’orario dei ticket delle zone blu, ma solo il pagamento del tempo non coperto dal biglietto. Ecco la novità del giorno, venuta fuori dalla risposta del ministero dei Trasporti a un’interrogazione parlamentare e che sta provocando uno scontro a livello nazionale tra il governo e l’Anci. In pratica il dicastero di Maurizio Lupi ha spiegato, in modo chiaro, che chi compra un ticket per la sosta a pagamento e sfora l’orario già pagato non può essere multato, come succede oggi, ma deve solo pagare il tempo in più. Una mazzata per i comuni italiani, che ogni anno incassano dalle sole multe quasi tre milioni di euro.
Una novità che, ovviamente, varrà anche a Palermo dove a gestire la sosta tariffata sono due aziende: la comunale Amat e la privata Apcoa. Il sindaco Leoluca Orlando ha immediatamente disposto per la prossima settimana una riunione con l’assessore al Bilancio, Luciano Abbonato, l’Avvocatura Comunale, il Comandante della Polizia Municipale e con i vertici di Amat e dell’Ufficio Mobilità Urbana, oltre a chiedere chiarimenti al ministero. Già, perché l’interpretazione, anche se chiara, non è di facile attuazione: come si fa a calcolare il tempo in più? Come lo si paga? E soprattutto, se l’ausiliario del traffico trova una vettura con il ticket scaduto, deve aspettare che torni il proprietario? Insomma, un caos che rischia di mandare all’aria l’intero sistema. “Verificheremo come adeguare le attuali procedure alle eventuali nuove disposizioni e procedere di conseguenza ai controlli sulle zone blu nei termini indicati dal ministero – dice il sindaco Orlando e l’assessore alla Mobilità Tullio Giuffrè – tuttavia l’eventuale adeguamento delle sanzioni sul mancato pagamento della sosta non inciderà sul bilancio Amat, che in ogni caso percepisce solo il pagamento della sosta e non anche le eventuali sanzioni, che sono invece di spettanza della Polizia Municipale”.
Insomma, a pagarne il contro potrebbero essere i caschi bianchi di via Dogali visto che l’Amat, come conferma anche il consigliere di amministrazione Diego Bellia “non è toccata minimamente dalla cosa, anzi incasseremo direttamente le ore in più”. Il rischio però adesso sono i ricorsi: il Comune potrebbe decidere di bloccare in autotutela tutte le multe in corso ma le associazioni dei consumatori sono già sul piede di guerra per chiedere indietro i soldi. Secondo alcuni esperti, però, giurisprudenza alla mano, chi ha pagato non ha grandi speranze di avere indietro qualcosa. Chi invece ha solo ricevuto il verbale può fare ricorso al giudice di pace (entro 30 giorni) o al Prefetto (entro 60). Sono tenuti a pagare coloro che sono stati multati perché completamente privi di ticket.
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22 Marzo 2014, 16:22