12 Ottobre 2014, 19:41
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PALERMO – Carenze igieniche, cibo in cattivo stato di conservazione o trasportato in contenitori e mezzi non idonei. La mappa dei locali sanzionati e sequestrati, con tanto di denuncia a piede libero per i titolari, tocca la città da un capo all’altro. Gli agenti del Naf della polizia municipale – Nucleo Antifrodi – nell’ultimo mese e mezzo hanno passato al setaccio i locali palermitani, dal centro alla periferia. Il risultato è di dieci denunce e trenta sanzioni per frode in commercio.
Una vera e propria giungla del settore alimentare in cui sono stati “beccati” venditori ambulanti, titolari di supermercati, di pizzerie e addirittura di un’impresa che offre servizi di catering. Nel dettaglio, a finire sotto sequestro a fine agosto sono stati venti chili di panelle e “crocchè”: lo street food per eccellenza, nel cuore del centro storico, è stato trovato dagli uomini del Naf in cattivo stato di conservazione. Un venditore ambulante sottoposto ai controlli in piazza Caracciolo, nel rione popolare della Vucciria, aveva conservato gli alimenti in recipienti non adatti in cui la temperatura elevata non avrebbe permesso che si mantenessero in buone condizioni. E a pagarne le conseguenze sarebbero stati i consumatori.
A pochi metri dalla piazza, nella zona dell’Olivella, nel mirino è anche finita una pizzeria. Durante il controllo è stato sequestrato del peperoncino in cui è stata rilevata la presenza di insetti. Ma non finisce qui, perché l’attenzione della polizia municipale si è concentrata anche sul monitoraggio dei punti di rivendita di prodotti confezionati. Tra questi, un supermercato di corso Finocchiaro Aprile in cui sono state trovate centinaia di confezioni di prodotti scaduti. Quaranta chili di salumi per la precisione, tra prosciutti, salami e formaggi, tutti finiti sotto sequestro e distrutti. In questi casi il provvedimento adottato dagli agenti Naf prevede anche una multa di mille euro per il titolare dell’attività commerciale.
Proprio come è successo in un altro supermercato della città a metà settembre: in piazza Strauss la polizia municipale ha individuato trenta chili di alimenti scaduti. Erano stati messi in vendita all’interno dei banchi frigorifero. Esposte c’erano decine di confezioni sottovuoto di salumi, prosciutti ed insaccati vari, interiora di carni bovine, panna da cucina e buste di latte scaduti. Prodotti non conformi ai requisiti di sicurezza, insomma, che il cliente, magari non facendo attenzione all’etichetta, avrebbe ingenuamente acquistato. I controlli non hanno risparmiato il titolare di una ditta che si occupa di organizzare ricevimenti. In questo caso gli agenti Naf hanno sequestrato ben cinquanta chili di alimenti, dal pesce ai dolci: anche questi prodotti si trovavano in contenitori non adatti né al trasporto, né alla conservazione.
Lo stesso tipo di violazione è stata riscontrata all’interno di un furgone utilizzato da un palermitano come panineria. Finiti sotto sequestro anche centocinquanta chili di ricci: erano stati messi in vendita da un ambulante in via Aurispa, nella zona della Noce. All’aperto, erano in balìa delle condizioni atmosferiche e conservati in bacinelle non idonee. Nelle ultime settimane la lente d’ingrandimento dei Naf si è però spostata anche sulla regolarità degli strumenti utilizzati nei panifici, nelle salumerie e nelle macellerie, attività commerciali in cui può capitare al cliente di sborsare più di quanto acquistato. In negozi dove le bilance sono state manomesse, ad esempio. Come nel caso di una macelleria di via La Marmora, dove il peso calcolato includeva anche quello della tara. Il consumatore si ritrovava, così, a dover pagare anche la confezione.
Bilancia non vidimata, invece, in un panificio di via Villagrazia, così come in un bar di Mondello. E ancora, alimenti in cattivo stato di conservazione sono stati trovati dagli agenti in una panineria ambulante di via Trabucco e in due furgoni. All’interno di questi ultimi si trovavano in tutto duecento chili di pane. Due operazioni distinte che hanno portato alla denuncia a piede libero di due palermitani, oltre alle sanzioni di circa mille euro. Per le gravi carenze igieniche riscontrate, la polizia municipale ha invece fatto scattare la chiusura coatta per un ristorante etnico in pieno centro e per una nota rosticceria.
Si tratta del locale indiano ispezionato in via Cesare Battisti due settimane fa, dove sono stati trovati anche scarafaggi in cucina e di uno dei punti vendita di Ganci, in via Ferdinando Ferri, dove la denuncia per il titolare ha riguardato il furto di energia elettrica. In entrambi i casi le attività commerciali sono state sottoposte a sequestro preventivo. “I controlli proseguiranno nell’ottica della difesa dell’incolumità dei consumatori – assicurano dalla polizia municipale. Predisponiamo questo tipo di interventi con un duplice scopo – ha precisato nei giorni scorsi il comandante Vincenzo Messina – tutelare la salute dei cittadini ed allo stesso tempo proteggere gli esercenti in regola che altrimenti subiscono la concorrenza sleale nell’ambito della stessa categoria”.
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12 Ottobre 2014, 19:41