Multiservizi, assunzioni roventi | Uiltucs: "Contratto illegittimo" - Live Sicilia

Multiservizi, assunzioni roventi | Uiltucs: “Contratto illegittimo”

In queste ore si sta concludendo il passaggio dei lavoratori di Multiservizi e Biosphera nella nascente Sas, società da duemila dipendenti. Ma il sindacato denuncia: "Non sono stati rispettati gli impegni presi e le prerogative dei lavoratori". E si prevedono nuovi ricorsi.

Società partecipate
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PALERMO – L’assunzione ormai è “cosa fatta”. Ma i problemi non mancano. La “fusione” di Multiservizi, Biosphera e Beni culturali spa nella nuova “Servizi ausiliari sicilia” si sta compiendo all’insegna dell’alta tensione. Sono duemila i lavoratori coinvolti in una vicenda che va avanti da mesi. Mesi infuocati. Tra tavoli sindacali e proposte di riordino, contenziosi, ricorsi, proteste. Una vincenda che ha origine nel piano di accorpamento delle società partecipate voluto dall’assessore all’Economia Gaetano Armao. E oggi giunto forse alla parola “fine”. Forse.

Perché proprio l’assessore, e poi anche i sindacati Cobas Codir e Fisascat Cisl avevano sollevato, nelle scorse settimane, il rischio del “voto di scambio” nell’iter appunto riguardante le assunzioni nella nuova società. Armao ha addirittura avanzato un esposto contro ignoti alla Digos e al Prefetto.

L’assunzione, in effetti, doveva concludersi entro la metà di ottobre. E invece, si sta concludendo in questi giorni, tra file disordinate per la firma del contratto, e anche qualche dubbio sul contenuto stesso del rapporto di lavoro che i dipendenti della nuova Sas stanno sottoscrivendo. Insomma, non c’è pace. È la Uiltucs, attraverso le parole di Pietro La Torre, a sollevare molti dubbi sui nuovi contratti: “Nelle contrattualizzazioni realizzate dei singoli lavoratori, – scrive La Torre in una lettera inviata alla società – permangono integralmente tutte le problematiche e le criticità afferenti al pregresso contenzioso”. Le “criticità” cui fa riferimento il sindacalista, riguardano in particolare “gli aspetti inerenti la riclassificazione del personale”. Aspetti che avrebbero fatto “emergere nei confronti di una consistentissima parte del personale, incongruenze e disparità di trattamento che non potranno certamente vederci soggetto passivo. Ci riferiamo ad esempio – spiega La Torre – agli inquadramenti degli addetti della Multiservizi che sono risultati collocati nella fascia A, nella disparità di inquadramento riferita ai cosiddetti Rup (responsabili di unità produttiva) e di tutto il personale a cui andava riconosciuto, il livello superiore già convenuto in termini economici nella dismessa società, magari sotto forma di superminimo, erogato in luogo dell’inquadramento del livello economico etc…. E comunque riferito a mansioni effettivamente svolte”. Insomma, ecco riapparire i “superminimi”. Entrate che si aggiungevano agli stipendi dei lavoratori, e che il governo, in accordo con altri sindacati ha deciso di cancellare. “Analogo ragionamento – rilancia però La Torre – si rileva nei confronti degli operatori alle anagrafe animali in servizio presso gli uffici veterinari della società Biosphera, già in causa con la pregressa società per il riconoscimento del secondo livello contrattuale del terziario che nella classificazione doveva vedere tale personale inquadrato quantomeno nella fascia C”. Il riordino, quindi, secondo La Torre, avrebbe resettato alcune prerogative dei lavoratori. E il sindacato preannuncia anche l’impugnazione di alcune parti del contratto.

Ma non finisce qui. Perché presto, la Sas potrebbe vedersi investita da una serie di ricorsi. E non parliamo dell’annosa vicenda dei cosiddetti “ex interinali”, che certamente sfocerà in tribunale, ma del “personale che operava – spiega La Torre – da oltre un anno senza alcuna contrattualizzazione presso Biosphera, precedentemente impiegato come co.co.pro per circa 6 anni”. Una questione su cui il tribunale di Palermo si è già espresso, riconoscendo a uno di questi precari, Gaetano Cardella “la continuità del rapporto di lavoro fin dall’aprile del 2007, sentenza – aggiune il sindacalista – a cui probabilmente seguiranno a breve analoghi pronunciamenti a favore dell’altro personale in analoga posizione, nonché le problematiche afferenti i lavoratori interinali già vincitori di cause presso i competenti tribunali”. La Sas sta iniziando adesso, insomma, muovere i primi passi. Ma lo sta facendo già su un campo minato.


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