17 Dicembre 2019, 19:26
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SONDRIO – La morte di una bambina di cinque mesi si sarebbe incrociata con l’ennesimo episodio di razzismo. Lo sostiene SondrioToday, che aveva già dato notizia della tragedia di sabato e ora racconta presunti particolari raccapriccianti della storia.
Sabato mattina una 22enne nigeriana si è accorta che la figlia non respirava. La giovane è subito corsa in strada, in via Maffei, dove ha rimediato un passaggio fino all’ospedale cittadino. Il personale ospedaliero si è adoperato per salvare la bambina, arrivata al pronto soccorso in arresto cardiocircolatorio, ma le cure non sono servite a nulla. I carabinieri e la Procura sono al lavoro e stanno cercando di dare un senso all’accaduto.
Il quotidiano fornisce nuovi presunti dettagli di quell’ora e mezza trascorsa in ospedale prima della dichiarazione del decesso della piccola. “Muore una bambina di pochi mesi e le grida straziate dal dolore di una giovane madre disturbano e danno fastidio alle persone in attesa di essere visitate dal personale medico dell’ospedale di Sondrio” – si legge nell’articolo, ripreso anche dalla testata Open -. “Hanno detto che perdere un figlio non è poi così importante per gli africani perché ‘tanto ne sfornano uno all’anno’. Hanno atteso di essere visitati mentre quella ‘scimmia’ si straziava dalla sofferenza nel corridoio di un ospedale. Hanno commentato e deriso. L’hanno chiamata ‘rito tribale’, ‘rito satanico’ o, semplicemente, ‘tradizione africana’ – continua il giornale – ma era la morte, era il dolore infinito di una madre che perde una bambina di 5 mesi”.
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17 Dicembre 2019, 19:26