29 Aprile 2018, 17:19
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PALERMO – Una parte degli introiti dei musei regionali saranno versati direttamente all’assessorato ai Beni culturali per investimenti. Nel 2018 la quota sarà del 50%, nel 2019 del 70%. Recepite anche le norme statali sull’erogazione dei contributi per gli edifici di interesse storico accessibili al pubblico. Lo ha deciso l’Assemblea regionale siciliana, approvando una norma proposta dal governo Musumeci e illustrata in Aula dall’assessore Sebastiano Tusa.
“L’articolo 11 della Finanziaria in materia di Beni Culturali è una norma in chiaroscuro – dice Anthony Barbagallo, parlamentare regionale del Pd – abbiamo in parte corretto l’impostazione del governo soprattutto per quel che riguarda i contributi per il recupero e la manutenzione di Palazzi Storici privati, ottenendo che i criteri per l’assegnazione dei contributi siano gli stessi che si adottano a livello nazionale”. “Restiamo contrari ad una parte della norma, voluta del governo, che prevede la possibilità di finanziare anche interventi che riguardano immobili privati con destinazione d’uso abitativa – aggiunge Barbagallo – anche in considerazione della grande quantità di immobili di questo tipo presenti in Sicilia, con il rischio di togliere risorse ad ‘abitazioni museali’ aperte al pubblico a vantaggio di quelle che sono a tutti gli effetti abitazioni private”. “Un’altra parte dell’articolo 11 che contestiamo è quella che prevede che gli introiti dei biglietti dei Musei siano destinati al capitolo di spesa dei Beni Culturali, senza specificare per quali finalità. Il Partito Democratico – conclude Barbagallo – presenterà un ordine del giorno affinché queste somme vengano destinate ai nostri siti Unesco”.
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29 Aprile 2018, 17:19