Musotto abbatte il governo tecnico | “Io sindaco? Mi piacerebbe…”

di

26 Luglio 2011, 13:00

4 min di lettura

Basta con i tecnici. È arrivato il momento della politica. Il capogruppo dell’Mpa all’Ars Francesco Musotto non gira attorno alla questione rimpasto: “Servono assessori politici. Gli unici in grado di risolvere davvero le questioni”. Assessori che rispecchieranno la maggioranza di governo, compreso il Fli “che fa critica solo di facciata”. Una coalizione che potrebbe addirittura presentare un unico candidato a sindaco alle prossime elezioni amministrative del capoluogo. E quel candidato potrebbe essere proprio Musotto: “Se me lo chiedessero, sarei felice”.
L’ex presidente della Provincia ha annunciato stamattina la prossima convention dell’Mpa a Palermo, prevista per giovedì. Ma si spinge già oltre.

Rimpasto di governo e alleanza col Pd
“I deputati dell’Ars – spiega Musotto – hanno bisogno di confrontarsi con assessori politici. Con persone, insomma, che abbiano la stessa sensibilità, lo stesso linguaggio, lo stesso coraggio e la stessa determinazione. Quella capacità di prendere decisioni dettata anche dalla necessità di dover dare conto all’elettorato”. Insomma, un “diretto” ai tecnici in giunta: “Non basta che qualcuno ti dica ‘sei bravo’ per governare. Serve la legittimazione data solo dal voto della gente. Questa è la democrazia”.
Eppure, il Mpa è stato in prima fila, poche settimane fa, per difendere uno dei tecnici di Lombardo, Massimo Russo: “Quella non era una difesa alla persona – precisa Musotto – ma la difesa del governo Lombardo che era sotto attacco politico”.
Ma la proposta di rimpasto e soprattutto quella di un’alleanza stabile col Partito democratico, oggi, sembrano non andare giù a tutti i partiti di maggioranza. Specie a una forza presente nel Terzo polo, che pure si è “stretto” poco meno di un mese fa in un coordinamento all’Ars: “Il Fli – dice Musotto – dice di non volersi alleare col Pd. Ma è una posizione di facciata. In realtà, oggi ha due assessori nella giunta di Lombardo e vota le leggi all’Ars insieme al Pd. Credo che Fli, anche di fronte alla possibile alleanza con i Democratici, preferisca comunque tenersi i due assessori. Al di là delle dichiarazioni, insomma, il Terzo Polo oggi viaggia all’unisono”. Ma Musotto spegne anche le ipotesi di referendum e primarie chieste dal Pd: “Sono solo mistificazioni. È bello riempirsi la bocca con queste parole. Ma non si entra mai nello specifico: chi lo fa, chi vota, come si svolge. Io penso che nemmeno chi lo propone ci creda poi tanto”.

Articoli Correlati

Eppure, sempre a proposito di Pd, uno dei dubbi sollevati da Fli è avvertito dallo stesso Musotto: quello di una possibile crisi di rigetto di un elettorato moderato nei confronti di un’alleanza col centrosinistra: “Non nascondiamoci dietro un dito – ammette – il nostro è un partito nel quale esistono anime provenienti dal centrodestra. Lo sforzo che dovremo fare in questi mesi sarà proprio quello di sottoscrivere una linea politica quanto più possibile condivisa. Io credo – aggiunge – che, col passare del tempo, queste barriere tra destra e sinistra finiranno inevitabilmente per scomparire. La gente oggi vuole amministratori che sappiano risolvere i problemi concreti. Se noi ci riusciremo, non ci saranno problemi di nessun tipo”. E tra i problemi da risolvere, quelli della Formazione e della scarsa capacità di spesa dei Fondi europei. Difficoltà, però, acuite dalla rotazione di quattro governi in tre anni, e con un quinto esecutivo all’orizzonte: “In effetti è così. Ma, più che il cambio degli assessori credo abbia pesato di più il turn-over dei dirigenti che hanno rallentato la macchina amministrativa”. Anche in questo caso, però, non manca la stoccata ai tecnici: “Di fronte a problemi come questi, un assessore politico ha la capacità di risolvere davvero la questione, non si limita alla ‘soluzione tecnica’ che spesso è insufficiente”. Insomma, il primato della politica, innanzitutto: “Mi piacerebbe veder candidare i tecnici. Per verificare che consenso abbiano da parte dei cittadini”.

Il prossimo sindaco di Palermo
E la coalizione attualmente maggioranza all’Ars potrebbe presentare un candidato unico alle prossime amministrative di Palermo. “Ne stiamo parlando – ammette Musotto – si tratta di un’ipotesi concreta”. Quel candidato potrebbe essere proprio Francesco Musotto, che non si tira indietro: “Io Palermo la conosco bene. L’idea di una candidatura, di una campagna elettorale mi piacerebbe, mi divertirebbe moltissimo. Se me lo proponessero, sarei felice”.
Eppure da altri partiti del Terzo polo sono state lanciate altre candidature, come quella di Giulia Bongiorno: “La candidatura della Bongiorno – taglia corto Musotto – non è stato oggetto di discussione all’interno del Terzo polo. Si tratta di iniziative estemporanee e individuali. È, semmai, un problema di Fli. Con tutto il rispetto per la persona – aggiunge – la reputo un’estranea della politica siciliana. Tra l’altro, per fare il sindaco dovrebbe abbandonare il suo prestigioso lavoro”.
Musotto, invece, considera “difficilissima” la ipotesi di un riavvicinamento, per le Comunali, col Pdl: “Nella politica non si sa mai – dice – ma oggi è davvero improbabile. Anche perché allearsi col Pdl significherebbe dare continuità all’amministrazione Cammarata sulla quale, invece, credo sia ormai inutile esprimere qualsiasi giudizio. È riuscito a distruggere pure il Festino…”.
Infine una replica a Gianfranco Micciché che ieri aveva definito il Terzo polo un “centro senza un progetto”: “Gianfranco – conclude Musotto – è un amico e per lui ho stima. Ma ha un problema di fondo: non riesce davvero a rompere col Pdl”.

Pubblicato il

26 Luglio 2011, 13:00

Condividi sui social