"Ponte sullo Stretto? Governo non vuole la crescita del Sud" - Live Sicilia

Musumeci: “Ponte sullo Stretto? Il Governo non vuole che il Sud cresca”

Il presidente della Regione: "La Sicilia dovrebbe diventare l'hub d'Europa"
L'INCONTRO A ROMA
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“Basterebbe dire non siamo d’accordo a questa o l’altra iniziativa per poter stimolare confronto vivace invece il governo nazionale sembra essere indifferente. Negli ultimi anni il governo ha detto le cose peggiori nel modo migliore. E mi riferisco al problema cardine del Sud: il ponte tra Calabria e Sicilia”. Lo dice il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, intervenendo da remoto all’incontro Fronte a Sud organizzato in sala Margana a Roma.

“Così il Meridione non farà mai un passo in avanti”

“Rispetto alle dichiarazioni del ministro Giovannini mi pare che quest’idea, rimasta sul tavolo da oltre 100 anni, è un’idea che non è legata alla contingenza. C’è la volontà in Italia a non consentire al Sud, alla Sicilia al meridione in genere di fare un passo avanti”, prosegue. “Le lobbies non hanno interesse a rendere protagonista dello sviluppo le regioni del sud del Mediterraneo. Non si sa se il governo ritiene che la soluzione migliore sia quella di lasciare il Sud fuori da ogni progetto di crescita, squilibrando il sistema Italia tra polo del sud o polo del nord, o invece abbia la volontà di restituire al sud protagonismo, ma ci siano resistenze che portino il governo ad aspettare a dire ‘adesso vediamo. Non sono fatalista o rassegnato e voglio guardare sempre bicchiere mezzo pieno ma se la rappresentanza parlamentare non aiuta il governo regionale a pretendere da Roma un ragionamento chiaro e definitivo su questa grande opera”.

“Forze del Mezzogiorno insieme”

“Dobbiamo mettere assieme le forze del mezzogiorno d’Italia di tutti i partiti – ha proseguito Musumeci – per mettere una parola definitiva sul tema della costituzione del ponte tra Calabria e Sicilia. Credo – ha aggiunto – che attorno alla mobilità celere di merce e persone si gioca la competitività del nostro territorio. L’Africa tra dieci anni non sarà quella che abbiamo conosciuto nel passato”. Il governatore ha poi continuato: “La sorte del mezzogiorno d’Italia e la mia Regione dovrebbe diventare in futuro la base logistica non dell’Italia ma dell’Europa. Abbiamo candidato a far diventare la Sicilia l’hub delle regioni del Mediterraneo”.


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