Trattativa, Napolitano deporrà | “Non ho nessuna difficoltà”

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25 Settembre 2014, 13:36

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PALERMO – La Corte d’assise di Palermo ha ribadito la necessità di sentire come testimone al processo sulla trattativa Stato-mafia il capo dello Stato Giorgio Napolitano. La deposizione, chiesta dai pm, era già stata ammessa, ma dopo la lettera inviata ai giudici da Napolitano, alcuni legali ne avevano chiesto la revoca.

In assenza di una norma specifica sulla deposizione del capo dello Stato, la Corte applicherà l’articolo 502 del Codice di Procedura penale che prevede l’esame a domicilio del teste che non può comparire in udienza. Alla testimonianza, di cui ancora non è stata fissata la data, non parteciperanno né il pubblico né gli imputati, ma solo i legali e la procura.

“Prendo atto dell’odierna ordinanza della Corte d’Assise di Palermo. Non ho alcuna difficoltà a rendere al più presto testimonianza – secondo modalità da definire – sulle circostanze oggetto del capitolo di prova ammesso”. Così Giorgio Napolitano in una dichiarazione.

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Il presidente Grasso

“Anche io ho testimoniato a questo processo e, avendo la possibilità di scegliere, sono andato a Palermo. Il presidente Napolitano, per legge, sarà sentito al Quirinale quando concorderanno una data con la corte”. Così il presidente del Senato, Pietro Grasso, in merito al Capo dello Stato che sarà testimone al processo sulla presunta trattativa Stato-mafia. “Ha già detto che non ha alcun problema”, ha aggiunto.

(Fonte ANSA)

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25 Settembre 2014, 13:36

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