Nas, sigilli a una casa protetta |Si indaga su alcuni ricoveri sospetti

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20 Agosto 2013, 08:50

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CATANIA – Ancora una casa di riposo sequestrata dai Nas. Le strutture di accoglienza per anziani finite con i sigilli dei carabinieri in pochi mesi sono tre. Questa volta, però i militari hanno agito nell’ambito di un’attivita’ investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Catania, su decreto emesso dal Gip, ed hanno sequestrato una casa protetta. Per il sequestro di Misterbianco e del quartiere Nesima di Catania i Nas avevano effettuato dei controlli su disposizione del Ministero della salute.

Il sequestro della comunità è il risultato delle indagini condotte dai Nas che hanno consentito di accertare che la struttura, dove erano ospitati 28 anziani, di eta’ compresa fra i 65 e i 95 anni, non autosufficienti ed affetti da varie patologie (morbo di alzheimer, diabete), era priva dei requisiti organizzativi e funzionali. I carabinieri hanno potuto verificare che mancavano per l’assistenza alcune figure professionali (quali i fisioterapisti), ed inoltre il personale preposto era insufficiente e inadeguato: nei turni pomeridiani e notturni non erano presenti infermieri.

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Nell’indagine c’è una zona d’ombra che gli investigatori stanno approfondendo: potrebbero esserci responsabilità dei titolari della struttura in merito al fatto che in un semestre siano stati effettuati dieci ricoveri d’urgenza in ospedale. Gli anziani hanno riportato lesioni conseguenti a cadute. Intanto i 28 pazienti sono stati trasferiti in altre strutture assistenziali.

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20 Agosto 2013, 08:50

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