25 Marzo 2009, 15:10
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Il 27,6% delle famiglie siciliane sono povere: vale a dire che più di un terzo della povertà riscontrata nel Mezzogiorno (65%) è “made in Sicily” (dati Istat e relativi al 2007 ). Per arginare l’incidenza della soglia di indigenza relativa, immutata negli ultimi cinque anni, l’Acli (Associazione cristiana lavoratori italiani) ha deciso di creare un Osservatorio regionale per le famiglie: l’iniziativa è stata resa possibile grazie alle donazioni del 5 per mille dalla dichiarazione dei redditi (una cifra che ammonta attualmente attorno ai 100mila euro). “L’Osservatorio monitorerà i 15 “Punti famiglia” già attivati nelle province siciliane – ha detto Santino Scirè, presidente regionale dell’Acli – e contribuirà attivamente al sostegno delle famiglie poste ai margini della nostra società”. Tra gli obiettivi più urgenti: un’analisi reale e una descrizione effettiva delle situazioni familiari nelle zone “a rischio”, un’informazione continua e aggiornata dei bisogni dei vari nuclei domestici, l’attivazione di un portale, una offerta di spazi per favorire l’aggregazione familiare e sensibilizzare la solidarietà sociale, la realizzazione di seminari e incontri su tematiche inerenti alla famiglia. “Il compito delle Acli – ha proseguito Scirè – è quello di offrire una fotografia chiara delle varie zone e quartieri siciliani dove sono dislocati i Punti famiglia: scomettere sulle famiglie vuol dire scomettere sul futuro delle nostre città”.
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25 Marzo 2009, 15:10