18 Dicembre 2014, 17:21
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CARINI – Ha un cuore siciliano il nuovo Frecciarossa, l’ultimo ritrovato della tecnologia nel campo del trasporto ferroviario ad altissima velocità – 8 carrozze con 447 posti a sedere e una velocità massima raggiungibile di 400 km orari – che farà il suo primo viaggio in occasione dell’inaugurazione dell’Expo. Viene prodotta, infatti, a pochi chilometri da Palermo, ed in particolare negli stabilimenti Omer nell’area industriale di Carini, una delle parti più prestigiose degli arredi interni, nonché i componenti aerodinamici di rivestimento esterno, del veicolo che è stato definito – durante la sua presentazione al maggiore evento del settore tenutosi a Berlino lo scorso settembre – “il treno più bello del mondo che cambierà il volto del sistema nazionale dei trasporti”.
In quello che era un terreno abbandonato, diventato una discarica pubblica e confiscato alla mafia, dopo essere stato acquistato dalla Omer, oggi sorge uno stabilimento di circa 10 mila metri quadrati dove si stanno progettando, testando e producendo gli interni dell’area meeting del nuovo Frecciarossa, uno dei requisiti più esclusivi offerti su questo gioiello della tecnologia, dove manager e viaggiatori che prenoteranno il servizio, potranno lavorare durante le appena due ore e mezza che impiegherà il treno per collegare Roma a Milano. In questo esclusivo ambiente del veicolo, ricavato all’interno della carrozza Executive, sarà infatti possibile usufruire di tutta la tecnologia propria di una meeting room all’avanguardia, includendo i servizi di connettività wi-fi, videoproiezione e stampa di documenti digitali, con livelli di comfort acustico, visivo e funzionale elevatissimi.
Ad annunciarlo è stato questa mattina l’ingegnere Giuseppe Russello, amministratore unico della OMER, durante l’evento conclusivo del progetto “Sviluppo e legalità” che ha puntato i riflettori sull’area industriale di Carini quale simbolo, per le altre aree industriali siciliane, di un percorso di cambiamento, sviluppo e ripristino della legalità attraverso l’impresa, la cultura e l’apertura alle scuole del territorio.
“La produzione destinata al Frecciarossa rappresenta il nostro progetto di punta che portiamo avanti con grande orgoglio – ha spiegato Russello – nonostante operiamo in un’area di grande marginalità geografica come la Sicilia e in un territorio dove l’affermazione della legalità è stata spesso difficile. Il prossimo anno festeggeremo 25 anni di storia della nostra azienda e inaugureremo il nuovo stabilimento che ci darà maggiore competitività nel contesto internazionale dove ci troviamo ad operare, attraverso l’ulteriore razionalizzazione dei nostri cicli produttivi.”
Negli edifici dell’area industriale di Carini – dove lavorano circa 150 dipendenti in 20mila metri quadrati di superficie complessiva, di cui circa 10mila coperti, oltre la metà delle commesse sono destinate al mercato estero.
Nascono alla Omer, oltre alla gran parte degli interni dei Vivalto e dei TSR, i treni regionali italiani prodotti dall’Ansaldo Breda, anche gran parte degli gli interni dei treni regionali francesi, prodotti dalla multinazionale Bombardier, e destinati alle ferrovie francesi nonché gli interiors dei treni ad alta frequentazione realizzati dalla multinazionale francese Alstom per il mercato australiano, che viaggeranno a Melbourne nei prossimi mesi.
Non è quindi un caso che la Omer sia stata scelta come location per la giornata conclusiva del progetto “Sviluppo e legalità”, promosso dall’Irsap Sicilia, che ha visto la presenza degli imprenditori dell’area, di monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale, dei rappresentanti delle forze dell’ordine, delle associazioni di categoria e delle istituzioni regionali. Tra i presenti anche Alessandro Albanese, presidente di Confindustria Palermo, Francesco Lo Cascio, dirigente dell’assessorato regionale attività produttive e Silvana Saguto, presidente della sezione misure patrimoniali del Tribunale di Palermo.
“Le aree industriali della Sicilia – ha sottolineato Alfonso Cicero, presidente Irsap – sono un’importante opportunità per lo sviluppo della nostra economia. Per intraprendere un nuovo cammino dobbiamo partire dalle priorità: la ripresa della vivibilità e della qualità dei servizi per sostenere le nostre imprese, attrarre nuovi investimenti e fermare la fuga dalla nostra terra”.
Il progetto ha visto, tra le diverse iniziative, l’apertura alle scolaresche del territorio dell’area industriale di Carini, dove, nella sede Irsap, è stata allestita la mostra “Nuovi percorsi nelle aree industriali della Sicilia: sviluppo e legalità”, del pittore sociale Gaetano Porcasi.
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18 Dicembre 2014, 17:21