Naufragio a largo di Riposto |”Ogni incidente, possibile tragedia”

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16 Settembre 2017, 05:37

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CATANIA – Un territorio vastissimo, che comprende anche parte della Calabria, e un servizio che non copre le 24 ore. La tragedia di Riposto della notte ha riportato sotto i riflettori la carenza di organico del corpo dei Vigili del fuoco e, in particolare, quella del nucleo sommozzatori di Catania non operativi nelle ore notturne. Condizioni definite “inaccettabili” dall’Usb che, da anni, sin da quando il servizio indispensabile è stato ridimensionato, conduce una battaglia per ripristinarlo.

“Ogni emergenza, ogni chiamata, ogni incidente in mare può trasformarsi in tragedia se gli interventi non sono tempestivi – afferma il responsabile provinciale del sindacato di base, Carmelo Barbagallo. E’ necessario riportare l’operatività dei sommozzatori  h 24 – prosegue il sindacalista che, la scorsa settimana ha rappresentato il problema alla prefetta Riccio, già sensibilizzata sulla questione, dopo l’incontro dello scorso mese di marzo.  “Siamo trattati da soccorso di serie B” – ribadisce, chiedendo il “rilancio dell’intero comparto”.

Condizioni delicate che evidenzia anche il comandante del corpo di Catania, Giuseppe Verme, che spiega come la questione sia reale, anche se non direttamente collegata all’eposodio di Riposto. “In questo caso – afferma – la tragedia è avvenuta due miglia al largo dalla costa, dove il fondale supera i 100 metri di profondità, e i sommozzatori non possono scendere oltre i 50 metri. Detto questo – precisa, evidenziando come, in ogni caso, tutti i sommozzatori sono intervenuti tempestivamente – è chiaro che il problema delle risorse umane esiste e che poter contare su uomini in più sarebbe l’ideale”.

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Anche perché, il nucleo etneo ha da coprire un territorio vastissimo, che comprende tutta la Sicilia orientale e parte della Calabria, e non effettua servizio nelle ore notturne, per le quali è necessario allertare il nucleo palermitano. “Ma la questione non riguarda solo i sommozzatori – prosegue: occorrerebbe potenziare tutte le risorse. Ma sono scelte dell’amministrazione centrale – aggiunge – che prende decisione in base a quello di cui dispone. E in questo momento, su Catania, non si sono risorse per tenere attivo il servizio h24. In ogni caso – conclude – lavoriamo con quello che abbiamo”.

 

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16 Settembre 2017, 05:37

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