27 Novembre 2014, 18:04
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PALERMO – “Il mutuo da due miliardi che la Sicilia si appresta ad accendere è, sotto molti punti di vista, indispensabile: senza questa operazione perderemmo 800 milioni di trasferimenti bloccati a Roma ed inoltre continueremmo a pagare oltre 40 milioni di euro l’anno di oneri bancari. Il 60% della rata del mutuo, dunque, di fatto verrà pagata dal solo risparmio degli interessi”. Lo ha detto Pippo Digiacomo, presidente della commissione Sanità all’Ars, intervenendo questa mattina ai lavori della commissione stessa ai quali ha partecipato anche l’assessore Lucia Borsellino.
“Pur avendo intrapreso un percorso virtuoso che ha permesso di colmare il disavanzo, ci troviamo oggi ad attraversare una crisi di liquidità che costringe molte Aziende sanitarie a ricorrere ad anticipazioni bancarie. E’ giunto il momento di rinegoziare con il governo nazionale la quota di compartecipazione del Fondo sanitario: non possiamo più sostenere il 50%, chiediamo che la quota sia ridotta al 42% come le altre regioni virtuose”.
“Insomma – conclude Digiacomo – accendere il mutuo è un’operazione necessaria anche per evitare che proprio il settore della Sanità, dal 2012 uno dei più virtuosi in Sicilia al punto da essere quasi uno dei ‘forzieri’ della Regione, paghi le conseguenze più pensanti con ripercussioni che si riverserebbero sui cittadini”.
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27 Novembre 2014, 18:04