22 Maggio 2020, 19:34
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PALERMO – “Bisogna mettere in campo un intervento straordinario rivolto agli artisti ed agli operatori culturali di Palermo che consenta loro di tornare a suonare, recitare ed esprimersi il prima possibile, in maniera sicura e con cautela, già a partire dal Festino”. Lo dice Totò Orlando, presidente del Consiglio comunale di Palermo, in una lettera inviata al sindaco Leoluca Orlando nella quale si chiede all’amministrazione comunale di predisporre un piano straordinario che permetta, attraverso specifici strumenti finanziari ed un protocollo di regole sanitarie, di realizzare progetti culturali, teatrali e musicali diffusi sul territorio cittadino che, a partire dal Festino 2020, prosegua in una programmazione estiva “made in Palermo”. “L’emergenza Coronavirus – si legge nella lettera – ha colpito drasticamente l’attività di operatori culturali, siano essi artisti o tecnici dello spettacolo, che hanno visto venir meno le già scarse garanzie di un lavoro precario, saltuario e poco garantito. Lo spettacolo dal vivo è stata infatti una fra le prime categorie produttive a subire lo stop all’inizio di marzo, e sarà fra le ultime a riprendere le attività con notevoli restrizioni”.
“Anche i teatri, le fondazioni e le istituzioni culturali più importanti della città – sottolinea Totò Orlando – hanno visto fermare la loro attività: questi hanno potuto garantire i propri dipendenti attraverso misure come la cassa integrazione, ed al tempo stesso hanno disdetto gli impegni con compagnie ed artisti già contrattualizzati, con un notevole risparmio a fronte di una riconferma ed a volte di un incremento dei contributi pubblici. Crediamo che anche queste fondazioni ed istituzioni culturali debbano sostenere il piano con un adeguato contributo economico da parte loro, da destinare a progetti ed attività culturali, musicali e teatrali da realizzare in città”. “Palermo nel 2018 è stata Capitale italiana della Cultura – si legge ancora nella lettera – ciò è stato possibile grazie alla lungimiranza del Sindaco e dell’amministrazione comunale, nelle varie articolazioni, ma soprattutto grazie ad una rete di operatori culturali locali che nel tempo ha consolidato esperienza, innovazione ed attrattività”. “Un piano straordinario a sostegno di queste attività – conclude Totò Orlando – servirebbe anche a dare un’occasione ai moltissimi artisti, musicisti ed operatori che non hanno un contratto stabile ma lavorano in maniera ‘autonoma’ a progetti ed eventi, e che sono rimasti esclusi da qualunque forma di sostengo diretto”.
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22 Maggio 2020, 19:34