Nei collegi battuti i “soliti noti” | Tutti i big travolti dall’onda M5s

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05 Marzo 2018, 21:09

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PALERMO – I siciliani hanno detto “no” ai big. Ai nomi e ai cognomi che in passato avevano raccolto migliaia di voti conquistando poltrone prestigiose. Ex assessori, campioni del consenso, ex presidenti dell’Ars e parlamentari nazionali uscenti sono stati “spazzati via” dall’onda grillina. Da un 28 a zero che rimarrà nella storia recente della politica siciliana. Un segnale chiarissimo ai partiti “tradizionali”. Qui in Sicilia, almeno, per loro è giunto il tempo di cambiare.

Diversi i nomi ‘famosi’ sconfitti in Sicilia. Alcuni di loro potrebbero essere però eletti nelle liste proporzionali. Alla Camera, nel settore orientale dell’isola, non ce la fanno Luca Sammartino, mister 30mila preferenze del Pd alle Regionali del novembre scorso e il più volte assessore regionale Giovanni Pistorio. Entrambi “bruciati” nel collegio di Misterbianco dalla giovane Simona Suriano. A Catania, non ce la fa l’ex sottosegretario alla Giustizia del Pd Giuseppe Berretta, mentre ad Acireale escono sconfitti il parlamentare uscente di Fi Basilio Catanoso e un altro deputato regionale votatissimo pochi mesi fa come Nicola D’Agostino. In questo caso, a bruciare i due è stata l’uscente Giulia Grillo.

E se il rettore dell’Università di Messina Pietro Navarra (candidato col centrosinistra) può consolarsi con l’elezione attraverso il listino del Proporzionale, resta molto lontano dal candidato grillino Andrea Giarrizzo, il sindaco ‘antimafia’ di Troina (Enna) Fabio Venezia. Sconfitto in quel collegio anche un altro politico d’esperienza come Carmelo Lo Monte, candidato del centrodestra. A Paternò il grillino Eugenio Saitta ha sconfitto, tra gli altri, un avversario dal cognome pesante come Giuseppe Lombardo, nipote dell’ex governatore di Grammichele.

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Nel settore occidentale alla Camera l’onda del M5s ‘travolge’, tra gli altri, nel centrodestra, l’ex presidente dell’Ars Francesco Cascio, l’ex assessore regionale Antonello Antinoro (anche lui candidato col centrodestra), l’ex ministro alle Politiche agricole Saverio Romano. Nel centrosinistra battuti l’ex deputato regionale Salvo Lo Giudice e l’ex sindaco di Agrigento Giuseppe Sodano, figlio di Calogero.

Al Senato, nei collegi uninominali in Sicilia, nonostante il risultato oltre alla media nazionale del partito di cui è leader, Pietro Grasso, prende 11.580 voti, e si piazza quarto. Sconfitti nello stesso collegio, però, anche la deputata uscente del Pd Teresa Piccione e Giulio Tantillo candidato da Forza Italia. Non passa, nonostante un buon risultato personale (oltre 73mila preferenze) l’ex assessore regionale Ester Bonafede. A Gela resta fuori un altro ex assessore regionale come Giovanna Candura. Sconfitti a Marsala due ex deputati regionali come Paolo Ruggirello (Centrosinistra) e Tony Scilla (Centrodestra), mentre resta fuori ad Agrigento l’ex deputato nazionale Vincenzo Giambrone, ad Acireale il segretario regionale di Noi con Salvini, Angelo Attaguile e il sindaco di Militello Val di Catania e deputato Pd uscente, Giovanni Burtone. Due “big”, poi, escono sconfitti a Catania: l’ex sindaco di Catania e coordinatore regionale “Diventerà Bellissima” Raffaele Stancanelli, e l’ex deputata regionale Valeria Sudano, che però quasi certamente verrà “ripescata” dal Proporzionale.

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05 Marzo 2018, 21:09

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