17 Marzo 2015, 16:37
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CATANIA – È il 18 marzo del 1982 quando Alfredo Agosta viene ucciso con colpi d’arma da fuoco sparati a bruciapelo, nel centro di Catania, mentre sta prendendo un caffè all’interno di un bar. Da quel giorno sono passati 33 anni, una vita, per qualcuno anche di più. Eppure, la lotta e il sacrificio del Carabiniere ucciso dalla mafia, oggi, non solo sono più attuali che mai, ma vengono portati avanti con costanza e dedizione – e non senza fatica – dal figlio Giuseppe e da tutti i rappresentanti dell’Associazione nazionale antimafia Alfredo Agosta la cui mission è diffondere i valori della legalità e della lotta alla criminalità organizzata.
E, con questo spirito che mercoledì mattina, alle ore 10,00 presso l’Istituto Brunelleschi di Acireale, si svolgerà l’incontro dal titolo Camminando insieme verso la legalità: una tappa del percorso che l’associazione Alfredo Agosta sta portando avanti all’interno delle scuole catanesi e, nello stesso tempo, un momento particolarmente importante, data la ricorrenza.
“Ho pensato di ricordare l’anniversario dell’uccisione di mio padre, parlando di lui ai giovani studenti – spiega Giuseppe Agosta, all’epoca dei fatti neanche maggiorenne. Da anni portiamo avanti concetti come quello di antimafia, di rispetto, di cittadinanza – prosegue – e lo facciamo cercando di trasferire alle generazioni più giovani le nostre esperienze e le passioni. Ma è importante che questi concetti diventino solidi – prosegue – e che, presto, si possa cambiare radicalmente lo strato culturale che permette alla mafia e alla criminalità di nascere e crescere”.
Relatore d’eccezione sarà il Procuratore aggiunto, Michelangelo Patanè. Tanti gli ospiti attesi: oltre a Giuseppe Agosta e ai rappresentanti dell’associazione antimafia, sarà presente il sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo e l’eurodeputata Michela Giuffrida che sarà in collegamento da Strasburgo.
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17 Marzo 2015, 16:37