Nella gazzetta ufficiale regionale |spiraglio per il punto nascite

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04 Gennaio 2014, 15:49

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PATERNO’ –  Il sabato non ha fermato i paternesi che anche oggi hanno partecipato numerosi alla protesta davanti all’Ospedale. E’ arrivato al terzo giorno il presidio dinanzi all’ospedale Santissimo Salvatore di Paternò. La raccolta firme prosegue con insistenza, sono già migliaia le sottoscrizioni. Numeri inaspettati ma che rappresentano stimoli e forza per continuare la battaglia di civiltà intrapresa. Associazioni, volontari, movimenti, parrocchie e liberi cittadini, insieme. Oggi è, intanto, arrivata una notizia che riapre uno spiraglio sul fronte dei Punti nascita (Paternò compreso): quanto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale regionale in queste ore dimostra che la protesta intrapresa dal Comitato “…per l’ospedale di Paternò” è tutt’altro che infondata.

Di seguito, quanto riportato sulla Gurs: “Visto il Piano sanitario regionale 2011/2013 e specificatamente quanto previsto al punto 9.2.1 “Messa in sicurezza dei punti nascita e miglioramento della qualità dell’assistenza al parto e al neonato”. “Il processo di riorganizzazione della rete assistenziale materno-infantile è finalizzato ad attuare progressivamente, nel triennio di validità del presente Piano, le “Linee di indirizzo per la promozione e il miglioramento della qualità, della sicurezza e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio cesareo” della Conferenza Stato-Regioni del 16 dicembre 2010; Considerata la previsione di adeguamento agli standard infrastrutturali di cui all’allegato 3 del D.A. n. 2536/11; Valutato che i tempi fissati dal D.A. n. 2536/11 per l’adeguamento delle strutture ai requisiti fissati dall’allegato 3 del medesimo decreto, sono risultati insufficienti a consentire ad alcune strutture il completamento dei lavori entro il termine previsto; Ritenuto, pertanto, di prorogare la scadenza del termine previsto per l’adeguamento di cui all’art. 3 del D.A. n. 2536/11 e, conseguentemente fissare al 31 dicembre 2014 il termine ultimo entro cui le strutture ospedaliere pubbliche e private dovranno completare i necessari lavori di adeguamento previsti, fermo restando che i direttori generali delle aziende sanitarie, sulla scorta di specifiche valutazioni effettuate in riferimento ai predetti criteri, assicurino le primarie esigenze di sicurezza della erogazione delle prestazioni e di qualità dell’evento parto”.

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Il comitato, intanto, sta lavorando all’allestimento di un Piano alternativo da presentare mercoledì mattina all’incontro con l’assessore regionale alla Sanità, Lucia Borsellino.

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04 Gennaio 2014, 15:49

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