17 Luglio 2011, 12:14
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Non si placa nel centrodestra la polemica che ha per protagonisti il vicesindaco Marianna Caronia, del Pid, e il capogruppo del Pdl a Sala delle Lapidi, Giulio Tantillo. Uno scontro dai toni accesissimi, che coinvolge anche il primo cittadino, Diego Cammarata, il presidente del Consiglio comunale, Alberto Campagna, e che nei prossimi giorni potrebbe riservare ancora qualche sorpresa.
Motivo del contendere due provvedimenti, cari alla Caronia, che in sede di discussione del bilancio, nel corso della seduta a cavallo fra martedì e mercoledì, non sarebbero passati a causa del capogruppo dei berlusconiani e di Campagna. Il primo riguardava lo storno di 800.000 euro per la videosorveglianza delle discariche abusive, il secondo invece, inserito nell’emendamento tecnico, progetti per 15 milioni di euro cofinanziati dal ministero per l’Ambiente. Il vicesindaco ha apertamente accusato Tantillo di non aver fatto passare i due provvedimenti, parlando di “atto criminoso” e il consigliere ha invitato l’assessore a partecipare maggiormente ai lavori d’Aula e a “leggere meglio le carte”.
Ieri, però, è arrivato il primo colpo di scena, con l’intervento diretto di Cammarata che ha bacchettato Tantillo, come riportato oggi dal Giornale di Sicilia. Il sindaco se l’è presa con il suo capogruppo con parole assai poco concilianti a cui Tantillo preferisce non rispondere, anche se pare abbia inviato una “riservata” a Cammarata per spiegare quanto accaduto.
Il secondo colpo di scena riguarda invece proprio l’emendamento da 800.000 euro, che non sarebbe nemmeno stato presentato dal capogruppo del Pid Doriana Ribaudo. Una circostanza ammessa dal vicesindaco, che però tiene a precisare che “l’emendamento è stato ritirato perché, in una conferenza dei capigruppo notturna, presieduta da Campagna, si è deciso, in virtù di un accordo con le opposizioni, di non presentare emendamenti non concordati, anche se c’era l’impegno, qualora ve ne fosse stata la possibilità, di inserirlo. Ribaudo e Vallone – continua la Caronia – mi hanno tenuta costantemente informata di quanto accadeva, da parte loro c’è stato un atteggiamento di assoluta lealtà. Niente a che fare con la bieca politica di Campagna e Tantillo, con quest’ultimo che ha persino insinuato baratti con il ministro Romano mettendo in dubbio il suo impegno per Palermo e per la Gesip. Le loro sono tesi pretestuose: c’erano i pareri del Ragioniere generale e del dirigente che potevano fugare ogni dubbio”.
“Io non ho mai tirato in ballo il ministro – risponde Tantillo – lasciamolo fuori da una polemica che ritengo ormai chiusa, nessuno strumentalizzi le mie parole. Avevo però ragione quando dicevo che l’emendamento non c’era e non sono stato io a dire alla Ribaudo di ritirarlo. Bastava leggere la carte e poi parlarne insieme, invece di montare una polemica”.
Risponde a tono anche il presidente del Consiglio Alberto Campagna: “Invito il vicesindaco a venire in Aula a riferire cosa pensa del consiglio e di quello che fa, abbia la sensibilità di dire tutto quello che pensa, mi sembra la cosa più corretta. Sono pronto a riceverla al più presto, con priorità assoluta”.
Il provvedimento starebbe comunque a cuore al sindaco e , secondo alcuni, potrebbe essere approvato direttamente dalla giunta. Gli 800.000 euro, infatti, verrebbero stornati da un fondo inizialmente destinato per la videosorveglianza delle scuole ma mai utilizzato, e su cui l’amministrazione pagherebbe attualmente anche gli interessi. L’emendamento è solo l’ultimo atto di una querelle fra giunta e consiglio che ha al centro proprio il bando per la videosorveglianza, non voluto da Sala delle Lapidi ma ugualmente emanato dall’assessore con l’appoggio del sindaco. “In un primo momento avevo pensato di ritirarlo – rivela la Caronia – ma adesso sono più decisa che mai a continuare cominciando la sperimentazione. Con il Ragioniere generale, poi, tenteremo di capire come reperire i fondi. Evidentemente Campagna e Tantillo vivono in un’altra città, come fanno a non accorgersi delle discariche abusive? E per fugare ogni dubbio, dico sin da subito che dopo la sperimentazione è mia ferma intenzione affidare il servizio a una società del comune, quindi in house, per evitare sprechi”.
Discorso diverso invece per i progetti cofinanziati dal ministero per l’Ambiente e stralciati dall’emendamento tecnico. In seguito a una rimodulazione dell’importo iniziale, infatti, il C.d.a. dell’Amat non ha ancora fornito un parere ufficiale anche se c’è stata una corrispondenza con l’amministrazione per la rimodulazione di alcuni importi. “Siamo ancora in fase di discussione – ammette la Caronia – troveremo la quadra potenziando maggiormente i servizi. Con il presidente Bellavista abbiamo discusso a lungo, siamo pronti a suggerimenti migliorativi ma le iniziative sono necessarie e verranno portate avanti”.
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17 Luglio 2011, 12:14