Nella Sicilia del disastro | il più potente non c’è

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30 Novembre 2015, 06:00

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PALERMO – Una Regione senza più il becco di un quattrino, impantanata dallo stallo di una politica incartata in liti senza fine. Il colosso dell’antimafia in crisi di credibilità dopo un anno di inchieste e scandali. Un tessuto economico fragile che sconta ritardi antichi e nuove emergenze. In questo contesto disastrato, il potere siciliano è sempre più travolto da smottamenti e frane. E così il mensile I love Sicilia, nella sua annuale (e sempre attesa) classifica dei 100 potenti di Sicilia, giunta alla sua settima edizione, per quest’anno ha optato per una provocatoria soluzione. I potenti del ranking, infatti, quest’anno sono 99. Resta vuota la casella più alta, il numero uno della classifica, che la redazione del periodico assegna proprio al “vuoto di potere” che regna nel caos siciliano. Nel quale nessuno ormai è “il più potente” “Un vuoto in cima alla classifica (che è pur sempre un gioco, mai dimenticarlo e mai prendersi tropo sul serio) che rappresenta una fotografia nitida di una Sicilia acefala e di un sistema di potere sempre più acciaccato”, si legge nell’articolo che introduce la classifica. Nella quale al secondo posto irrompe la procura di Caltanissetta, titolare della delicatissima inchiesta sulla gestione dei beni confiscati a Palermo, che ha provocato un terremoto nell’antimafia.

In classifica come sempre esponenti politici, burocrati, imprenditori, magistrati, esponenti della cultura e dello spettacolo in qualche modo influenti, sia nei Palazzi del potere sia per la loro capacità di influenzare l’opinione pubblica. Tra i politici, resta ai piani alti malgrado tutto Rosario Crocetta. “Perché sì – scrive I love Sicilia -, il governatore è il simbolo di questa inconcludente stagione di stallo, ma resta lì, e vani sono stati i tentativi (fatti senza troppa convinzione) di cacciarlo da Palazzo d’Orleans”. Tra gli altri potenti nella top ten anche il sottosegretario Davide Faraone, il segretario generale di Palazzo d’Orleans e il procuratore capo di Palermo Francesco Lo Voi. Poche le donne nella classifica, molte le new entry (anche in posizioni altissime), tra le quali i nuovi assessori del Crocetta quater ma anche diversi esponenti di una Chiesa cattolica che dal punto di vista mediatico ha trovato nuovo smalto nell’era di Papa Francesco. E tanti, come sempre, gli esclusi eccellenti rispetto allo scorso anno. Il mensile sarà in edicola nei prossimi giorni, la versione digitale è già in vendita (qui i link).

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30 Novembre 2015, 06:00

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