08 Ottobre 2012, 13:33
1 min di lettura
PALERMO- “Le dichiarazioni Di Francisci su interessi della mafia alle elezioni regionali? Mi addolora, che lo abbia detto un magistrato che ha le carte a disposizione: è ancora più pesante. Era una percezione che da cittadina avevo da tempo. Non abbiamo ripulito la nostra politica, nelle liste ci sono ancora persone inquisite. Questo ci affligge”. Lo ha detto il presidente della Fondazione Giovanni e Francesca Falcone, Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso dalla mafia il 23 maggio del 1992, rispondendo ai cronisti a Palermo. A chi le ha chiesto un commento sull’uso ‘inflazionato’ da parte dei candidati alla carica di governatore della Sicilia dell’antimafia come tema da utilizzare in campagna elettorale ha risposto: “Ho sempre detto poche parole e più fatti e credo che questo dovrebbe bastare”.
“Giovanni Falcone e Paolo Borsellino non hanno mai partecipato a convegni politici”, ha detto anche Maria Falcone, che presiede la Fondazione intestata al fratello e alla cognata Francesca Morvillo. Riferendosi alle dichiarazioni del procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia che aveva citato Falcone e Borsellino come esempi di magistrati che partecipavano a dibattiti pubblici, ha aggiunto: “il paragone non regge: Giovanni e Paolo, con il pool antimafia, sono stati gli iniziatori della lotta a Cosa nostra, hanno fatto conoscere il fenomeno e per questo dovevano rivolgersi a una società che lo ignorava”.
Pubblicato il
08 Ottobre 2012, 13:33