25 Agosto 2020, 17:55
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Saverio Romano, l’ultimo dei ‘centristi’? Forse, un giorno, faranno un film sull’argomento, con tanto di scene madri, sulla scomparsa, cioè, proprio dei moderati come categoria politica e sociale. E l’attuale presidente dell’Osservatorio per il Mezzogiorno dell’Eurispes, sarà uno dei protagonisti. Nel frattempo, ha commentato a suo modo, sui social, il suo disappunto per l’ordinanza ormai famosa del presidente Musumeci circa i migranti. Campeggia una foto di Saverio e Nello, con una citazione ironica: “Non ho l’età, non ho l’età, per amarti, non ho l’età. Per uscire solo con te. E non avrei, non avrei nulla da dirti”.
Insomma, lei non sta con i moderati che hanno detto ‘evviva’. Gliele ha proprio cantate.
“Mi consenta una premessa”.
Ne ha facoltà.
“Io ho votato Musumeci e l’ho sostenuto, perché ritengo che abbia, invece, un profilo moderato che lo distingue anche da tanti populisti. Un presidente che può fare da argine al populismo di una destra che a me non piace”.
Quindi sarà rimasto sorpreso, dal suo punto di vista.
“Un po’ sì, ma neanche tanto. Questo atteggiamento che il presidente ha preso, da solo, per quanto mi risulta, senza consultarsi con chi lo sostiene o con l’Ars, è un atto ostile al governo nazionale con cui sarebbe necessario un confronto leale. Che sia chiaro: non giustifico affatto le omissioni e gli errori di Roma che è responsabile della crisi dei migranti”.
Sorpreso, ma neanche tanto?
“E’ un gesto frutto del tempo che stiamo vivendo. Un tempo in cui un provvedimento del genere macina like e visualizzazioni, pescando con facilità tra le disperazioni delle persone”.
Cosa suggerisce?
“Mi permetto di dire che mi auguro che il presidente, dopo avere imboccato una simile strada, non so con quanta convinzione, riveda le sue posizioni. Non vanno bene le decisioni da uomo solo al comando. Un vero moderato deve sempre ricucire e cercare il dialogo, altrimenti si finisce come la rana bollita della storiella”.
Non la so.
“C’è una rana che nuota in una pentola d’acqua fredda. Qualcuno accende il fuoco, ma la rana trova la temperatura gradevole e continua a nuotare. L’acqua si riscalda, da tiepida che era, la rana ha un po’ di difficoltà, ma decide che è meglio continuare a nuotare. Solo quando il calore diventa insopportabile, la rana cerca, a quel punto, di scappare. Ma non ha più le forze”.
E finisce bollita?
“Appunto. Speriamo che il presidente non faccia politicamente la fine di quella rana bollita. Un augurio che rivolgo ai tanti moderati che hanno entusiasticamente commentato la sortita del governatore e che adesso nuotano nell’acqua in cui, per inciso, li fa nuotare Matteo Salvini. Prima o poi si arriverà all’ebollizione. E allora… Io, come scrivevo, non ho l’età per cascarci”.
Li vede così male, i moderati?
“Per niente. Penso che ci sia un grande spazio, non solo politico. Si tratta soltanto di rendersene conto, uscendo dai piccoli e grandi smarrimenti personali. Ricordo che, alle ultime regionali, i partiti centristi hanno preso circa il trenta per cento. E poi…”.
E poi?
“Ci sono altri settori in cui servirebbe la voce forte, penso ai mancati trasferimenti alle regioni del Mezzogiorno. Altro che i pochi migranti disperati e positivi a Lampedusa”.
Per lei non sono un problema?
“Per me la pandemia è un problema. Parliamo di uomini in carne e ossa con la loro dignità. I migranti contagiati di Lampedusa e i positivi del Billionaire sono persone, allo stesso modo”.
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25 Agosto 2020, 17:55