"Nello staff della Furnari | parenti dei deputati" - Live Sicilia

“Nello staff della Furnari | parenti dei deputati”

Il parlamentare Drs Marco Forzese

L'attacco del deputato dei Drs sul suo blog: "Totò Cardinale ha piazzato nel gabinetto dell'assessore ai Beni culturali il suo autista e il padre di Edi Tamajo". La replica della Furnari: "Non sono a conoscenza dei legami di parentela dei miei collaboratori".

la denuncia di Marco Forzese
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PALERMO – Marco Forzese le chiama “incrostazioni che vecchie abitudini rischiano di perpetrare”. E l’attacco è a quello che lui chiama “il consigliere più ascoltato dal presidente della Regione”, Totò Cardinale, ma non solo: nel mirino c’è anche il neoassessore indicato proprio dai riformisti, la messinese Giusi Furnari.

Secondo il deputato dei Drs, infatti, sarebbe stato proprio l’ex ministro a piazzare nel gabinetto dell’assessore ai Beni culturali il proprio autista personale e il padre di uno dei suoi “colleghi” di gruppo all’Ars, il parlamentare Edi Tamajo. Forzese lo scrive nel suo blog, e chiede “un’immediata convocazione del gruppo dei Democratici e riformisti: è inaudito e indegno – continua il deputato – che con i soldi dei cittadini si debbano sostentare camerieri e chaffeur personali di alcuni capibastone politici. Non è così che si riforma la politica e il presidente Crocetta non può accettare che il suo governo ed i suoi assessori sprechino e malversino il denaro pubblico”.

L’assessore Furnari, però, non si sbilancia: “Nel mio gabinetto – risponde a Livesicilia – ci sono due autisti che sono dipendenti della Regione, non so a chi appartengano”. Ma continua: “Il padre del parlamentare? Con me lavora una persona che si chiama Tamajo, ma non so di chi sia parente”. Forzese, intanto, incalza: “Se nelle prossime 48 ore qualcuno non interverrà per far pulizia all’interno del mio gruppo e del governo, chiederò un incontro al procuratore generale della Corte dei Conti ed al procuratore della Repubblica per consegnargli personalmente un dossier con sprechi e vergogne ancora e più che mai resistenti, proprio mentre la magistratura si occupa delle spese dei gruppi parlamentari”.

E continua: “Crocetta non può contrapporsi ad un pezzo vecchissimo del sistema siciliano se poi di giorno e di notte parla con quel Cardinale che ha attraversato tutte le stagioni siciliane ed italiane, mantenendo inalterati i vizi di sempre. I Drs, inoltre, non possono continuare ad avere come guida politica Cardinale perché questo vorrà dire votarsi a rappresentare una parte tanto impresentabile come quella che dice di voler combattere. Lo dico da mesi ai miei colleghi di gruppo e al governatore, ma ho la sensazione che siano più forti del buonsenso l’attaccamento a vecchie pratiche e l’illusione che si conservi il consenso usando sempre i logori metodi della clientela. Siamo in presenza di un’arroganza impunita – scrive ancora Forzese – che non si riesce proprio a sconfiggere. Crocetta, quindi, dia un segnale chiarissimo: decida se continuare la meravigliosa esperienza intrapresa con quei parlamentari e soprattutto con quei cittadini che le riforme le vogliono davvero o se invece intende affidarsi alle cure mortali di Cardinale e dei suoi sodali”.

 


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