25 Marzo 2015, 18:47
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PALERMO– Sarebbe stata capace di intendere e di volere la trentenne palermitana che, il 24 novembre scorso, dopo aver partorito, abbandonò la sua bambina in un cassonetto dell’immondizia. La neonata, vista da un clochard, morì prima di arrivare in ospedale. Il giudizio sulla capacità mentale della donna è stato espresso dai periti del gip Ettorina Contino – Marguglio e Micale – davanti alla quale si celebra l’incidente probatorio chiesto dalla Procura per valutare le condizioni psichiche della trentenne indagata per infanticidio. La giovane madre venne rintracciata dagli inquirenti poco dopo il parto, quando, accompagnata da un familiare, andò in ospedale.
Dopo le dimissioni venne ricoverata al centro Buon pastore, dove le è stata assicurata un’assistenza psicologica. Ora è tornata in famiglia. Secondo gli inquirenti, il marito avrebbe ignorato la gravidanza. Sulla capacità mentale della donna dovranno pronunciarsi i consulenti del pm e della difesa, rappresentata dall’avvocato Enrico Tignini.
(Fonte ANSA)
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25 Marzo 2015, 18:47