Nervi tesi in Pubbliservizi |Magrì: “Vogliamo risposte subito”

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09 Ottobre 2017, 16:38

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CATANIA – E’ assemblea permanente in Pubbliservizi. I lavoratori chiedono stipendi certi e il nuovo contratto di servizio, che sia adeguato ai servizi espletati e al costo degli stessi. Lo conferma Paolo Magrì, sindacalista della Cisal terziario. “Sappiamo che la Pubbliservizi rende servizi essenziali di pubblicità utilità – afferma – ma abbiamo l’impressione che si voglia tappare la bocca ai lavoratori fino al 6 novembre per poi operare tagli ai fondi e ai servizi. Per questo chiediamo il rinnovo contrattuale oggi – sottolinea. Non a novembre o a dicembre – incalza. Vogliamo le risposte in questi giorni”.

Le rassicurazioni dei giorni scorsi non bastano, dunque, ai lavoratori, che hanno visto diminuire gli stanziamenti per i servizi. “La situazione è disperata – si leggeva nella nota inviata sabato: da un lato l’assemblea dei soci ha dichiarato lo stato liquidatorio della Pubbliservizi, dall’altro il Sindaco Metropolitano proroga il contratto di servizi con la Città Metropolitana fino al 31/12/2017 con clausola di rinnovo triennale ma con affidamenti di servizi ridotti a 700 mila euro mensili a fronte del 1,2 milioni di euro mensili in precedenza dedicati.  Ciò si tramuta nell’inevitabile tracollo della società che in queste condizioni è impossibilitata ad erogare i servizi pubblici essenziali che dovrebbe espletare in favore dell’area metropolitana, inutili gli sforzi che l’attuale amministratore Silvio Ontario sta compiendo con grande passione, non basta”.

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L’amministratore della Pubbliservizi, Silvio Ontario, sarebbe stato convocato dai vertici della Città metropolitana di Catania perché pare siano disponibili alcune risorse per garantire il pagamento degli stipendi fino a dicembre. Ma l’aria resta infuocata. “I lavoratori non hanno intenzione di mollare – conclude – e restano in stato di agitazione”.

 

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09 Ottobre 2017, 16:38

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