06 Marzo 2019, 18:25
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Una nuova legge sui criteri per l’accreditamento delle strutture della sanità privata in Sicilia. È questa la proposta che i sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Sicilia, hanno fatto all’Assessorato regionale alla Salute durante l’incontro che si è svolto questa mattina in seguito al sit-in dei lavoratori in piazza Ottavio Ziino e che presto sottoporranno alla Sesta Commissione dell’Ars. La protesta è stata organizzata dai sindacati per manifestare contro la chiusura delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro fermo da 12 anni ed in alcuni casi da 15 anni.
“Non è più ammissibile – hanno affermato i segretari generali della Sicilia di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, Gaetano Agliozzo, Paolo Montera ed Enzo Tango – che la sanità si muova a due velocità, poiché il settore privato eroga servizi sanitari anch’essi fondamentali per la salute dei cittadini, alla stregua del settore pubblico, mentre i lavoratori continuano a pagare pegno. Anche per questo ė fondamentale che il contratto di lavoro venga aggiornato con l’aumento medio di 85 euro lordi mensili, pari all’incremento ottenuto dai colleghi della sanità pubblica. Per tale motivo, abbiamo chiesto, allAiop regionale di farsi portavoce presso l’Aiop nazionale (unica sede deputata alla stipula dei contratti collettivi di lavoro) affinché preveda le adeguate risorse finanziarie necessarie per il rinnovo, e all’assessore alla Salute, Ruggero Razza, di sostenere le nostre istanze presso la Conferenza Stato – Regioni, cui è stato chiesto un incontro dalle segreterie nazionali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, dopo l’interruzione delle trattative”.
“La modifica delle norme che regolano la Sanità privata – concludono i sindacalisti – non è più rinviabile, anche relativamente all’adeguamento delle dotazioni organiche, che devono obbedire agli stessi criteri previsti per la sanità pubblica, al fine di garantire una maggiore efficienza del servizio e pari dignità ai lavoratori”.
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06 Marzo 2019, 18:25