“Nessun imbarazzo | a stare con Lombardo”

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15 Novembre 2010, 15:08

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Eccomi qua. E vado dritto al punto. Domanda: “proviamo imbarazzo a sederci con Raffaele Lombardo, considerando le cose che si dicono e che si leggono di lui?” Risposta: NO.

Concedetemi però due minuti di attenzione per argomentare un NO che non significa certo che abbiamo il prosciutto sugli occhi.

Significa invece che il nostro punto di riferimento, in questa complessa vicenda, è proprio il PD con le sue regole che paradossalmente qualcuno, oggi, ci accusa di non rispettare.

A chi ci critica, consiglio infatti di leggere lo Statuto del PD siciliano (si trova facilmente su internet) che, nella parte dedicata al ‘Codice etico’ e al ‘Manifesto dei valori’, all’articolo 23 recita: “non possono aderire al Partito Democratico siciliano e non possono essere candidati a cariche interne del partito o istituzionali, coloro che (…) siano stati rinviati a giudizio per delitti connessi alla mafia”.

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Ecco, nella vicenda Lombardo stiamo usando lo stesso metro che avremmo usato per un iscritto al PD. Che ci crediate o no, dunque, non stiamo difendendo persone o posizioni, stiamo difendendo l’impianto stesso sul quale si fonda il PD, quel famoso ‘DNA’ del quale in questi giorni in tanti – anzi in troppi – ne sbandierano la patria potestà.

Alla luce di tutto questo, si potrebbe riformulare la domanda: proviamo imbarazzo a difendere lo statuto del PD? La risposta la conoscete.

Antonello Cracolici

Pubblicato il

15 Novembre 2010, 15:08

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