23 Novembre 2009, 19:12
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Lombardo e i lealisti possono pure parlare ma il Pdl Sicilia non ha nessuna voglia di fare pace per il momento. “Il punto non è negoziare la presenza di un assessore in più o in meno o in giunta. Serve un chiarimento politico-programmatico per dire se si sostiene o no il governo Lombardo e la sua azione di riforma”. Così il finiano Fabio Granata spiega lo stato dell’arte. E riporta lo scontro lì dove in effetti si svolge, ovvero dentro il Pdl: “I coordinatori nazionali hanno scelto la via del silenzio, lasciando galleggiare la vicenda siciliana. Ma una delle condizioni della ripresa del confronto è il cambio dei coordinatori regionali. Lo abbiamo chiesto, proponendo di affidare il partito a un triumvirato Alfano-Miccichè-Scalia, senza avere risposta”.
Stasera il gruppo dei ribelli del Pdl, capitanati da Gianfranco Miccichè, si riunisce per fare il punto sulla crisi. C’è nervosismo, tanto che nel corso della conferenza stampa convocata per parlare di beni confiscati alla mafia, il neopresidente del gruppo Giulia Adamo, alla prima domanda sul caos in giunta, risponde: “Perché voi della stampa siete così fissati sulla crisi?”. Pure. Poi anche lei ci ride su, ma è chiaro che tutto è ancora in alto mare.
Di votare, questo è noto, nessuno ha voglia. “Le elezioni anticipate in Sicilia sarebbero una iattura – dice Granata -, soprattutto alla luce della programmazione 2007- 2013 in corso. Se non si trova una soluzione nell’ambito della maggioranza di centrodestra dobbiamo guardare a soluzioni diverse, ma è prematuro parlarne”.
Soluzioni diverse che restano ancora chimere, malgrado la presenza alla conferenza stampa del presidente Pd dell’Antimafia Lillo Speziale, visto lo spirito bipartisan dell’iniziativa sull’utilizzo in Sicilia dei beni confiscati alla mafia. Potrebbe essere utile per capire qualcosa in più sentire il Miccichè- pensiero. Ma il sottosegretario a sorpresa non si presenta alla conferenza stampa dell’Ars. La scadenza di mercoledì, quando l’Aula dovrà affrontare la spinosissima mozione Armao, si approssima. Granata è sibillino: “Parleremo anche di questo stasera, magari cercando soluzioni interne al Pdl Sicilia”. Parole che qualcuno legge come la possibilità di una richiesta di un passo indietro all’assessore. Che però prima, precisa Granata, “ha il dovere e soprattutto il diritto di rispondere in Aula alle accuse rivoltegli”. Granata non ha spiegato quale possa essere la soluzione di cui parla, ma all’Ars non si esclude che l’assessore possa rassegnare le sue dimissioni prima del dibattito sulla mozione che lo riguarda.
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23 Novembre 2009, 19:12