Cronaca

“Nessuna bomba ecologica all’ex fabbrica Ancione”: tutti assolti

di

27 Novembre 2020, 17:52

1 min di lettura

PALERMO – Nel 2014, quando sequestrarono un’area di 15000 metri quadrati, si parlò di bomba ecologica alle falde di Montepellegrino. Sei anni dopo il processo per disastro ambientale si conclude con tre assoluzioni e una lieve condanna rispetto alla pesante richiesta di pena.
Il processo riguardava l’ex fabbrica Ancione, in via Thaon de Revel, dove, secondo l’accusa, erano state ammassate quasi 200 tonnellate di rifiuti “tossici e pericolosi” fra cui amianto e materiali ferrosi.

Il giudice Nicola Aiello ha inflitto un anno con la sospensione condizionale della pena a Bartolomeo Padua, amministratore di una ditta di Ragusa che in quel momento si stava occupando della bonifica del sito. Per l’imputato, difeso dall’avvocato Toni Palazzotto, la procura aveva chiesto una condanna a cinque anni e 4 mesi di carcere. Nel suo caso alcune imputazioni sono pure andate in prescrizione.

Articoli Correlati
L’avvocato Antonio Turrisi

Gli assolti sono Giovanni Lazzara, all’epoca liquidatore dell’Ancione (difeso dagli avvocati Antonio Turrisi e Giovanni Di Benedetto), e gli operai Ferdinando Fazio e Fabio Egitto (difesi dall’avvocato Michele Palazzolo).
Scagionata anche la società Ancione spa direttamente imputata degli stessi reati e assistita dagli avvocati Giuseppe Brancato di Palermo e Mata Chilosi di Milano.

Anche per gli altri imputati alcune ipotesi minori sarebbero state prescritte ma il giudice ha deciso un’assoluzione piena nel merito.
Nel corso del processo è messo emerso che non sarebbero state superate le soglie di inquinamento previste dalla legge. Nel frattempo l’aria che un tempo ospitava un impianto di materiale bituminoso è stata dissequestrata è del tutto bonificata.

Pubblicato il

27 Novembre 2020, 17:52

Condividi sui social