16 Ottobre 2024, 17:15
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PALERMO – Cala il sipario sul disegno di legge Enti locali che incideva nella vita dei Comuni siciliani. Il centrodestra in aula ha proposto e votato il ritorno del testo in commissione Affari istituzionali. La proposta è arrivata dal capogruppo di Forza Italia Stefano Pellegrino, contraria l’opposizione (Pd, M5s e Sud chiama Nord).
Come previsto, infatti, non sono bastate 24 ore per trovare l’intesa su un disegno di legge che ha avuto vita difficile fin dall’inizio. La seduta di martedì si era chiusa con un rinvio di 24 ore e l’impegno da parte della presidenza dell’Ars a trovare una sintesi, ma alla fine è stato tutto inutile.
Tornano in freezer le norme sull’assessore aggiuntivo, il consigliere supplente, il secondo vice presidente del consiglio e il terzo mandato ai sindaci. Stessa sorte anche per l’articolo che avrebbe dovuto recepire la legge nazionale riguardo alla quota minima di genere, aumentata al 40% dopo una lunga scia di polemiche.
“Abbiamo portato avanti delle lunghe interlocuzioni – è stato l’intervento di Pellegrino -. Si tratta di regole che non possono avere un solo colore politico perché riguardano tutti i sindaci. Credo sia opportuno un ulteriore approfondimento in prima commissione per trovare un punto di coesione e di condivisione sul testo”.
Dello stesso avviso il presidente della commissione Affari istituzionali, Ignazio Abbate: “Avverto la necessità che si torni al lavorare sul testo per trovare una maggiore condivisione e consentire alle opposizioni di migliorarlo”.
Critiche dal Pd, con il capogruppo Michele Catanzaro: “Siamo di fronte al fallimento del governo Schifani e della sua maggioranza ormai in piena confusione, un balletto mortificante che per l’ennesima volta fa tornare il ddl sugli enti locali in commissione”
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16 Ottobre 2024, 17:15