01 Febbraio 2018, 21:53
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NAPOLI – Assolto. Per la seconda volta. Questa la sentenza della Corte d’Appello di Napoli nei confronti del docente universitario catanese Alberto Alfio Natale Fichera accusato di aver falsificato una perizia su un’intercettazione al fine di favorire e quindi assolvere pericolosi killer dei Casalesi. “E’ la fine di un incubo durato otto anni e mezzo”. Queste le parole a caldo dell’avvocato Giovanni Avila, difensore del docente universitario.
“Si è concluso oggi il processo d’appello nei confronti del professore Fichera che era stato già assolto in primo grado – spiega l’avvocato Avila – ma la Procura ha fatto ricorso in quanto non aveva ritenuta giusta l’assoluzione. Oggi la Corte d’Appello di Napoli ha sancito, ancora una volta, l’assoluta estraneità del professor Fichera a quei fatti che gli venivano addebitati e per i quali ha vissuto un incubo durato otto anni e mezzo. Spero che questa sentenza possa ridare serenità al professor Fichera e alla sua famiglia che ha vissuto da innocente un calvario senza fine. Ringraziamo tutti quelli che hanno creduto nell’innocenza del professore Fichera, come il sindaco Enzo Bianco, all’epoca Ministro dell’Interno che ha testimoniato nel processo”.
Era il 2009 quando il nome del catanese Alberto Alfio Natale Ficherà riempì i giornali di tutta Italia. Il docente universitario catanese fu arrestato dalla Dia di Napoli con l’accusa, pesantissima, di aver falsificato dietro un compenso di denaro (100 mila euro) la perizia fonica su un’intercettazione al fine di favorire e far assolvere pericolosi killer dei Casalesi. Fichera – secondo la Dda di Napoli – aveva falsificato percependo un compenso di
La Corte d’Appello di Napoli ha quindi confermato la sentenza di assoluzione nei confronti del docente catanese emessa dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Condanna confermata invece per l’altro imputato Michele Santonastaso, ex avvocato del boss dei Casalesi Francesco Bidognetti.
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01 Febbraio 2018, 21:53