17 Giugno 2019, 13:10
2 min di lettura
Forse, per capire il Pd, più della foto, verosimilmente ilare e innocua, vale il dibattito social che si è sviluppato intorno alla suddetta.
Ecco, immaginiamo la giornata del poverocristo che ancora vota Partito Democratico e che non sa su quale muro piangere. Apre un sito d’informazione a caso e ci trova gli echi di una collettiva incazzatura. Ommiddio e che è successo stavolta?
E’ successo questo, secondo la cronaca fin qui disponibile. La storia parte da una scritta: “Nicola stai sereno”. Quel Nicola sarebbe proprio Zingaretti, il segretario Dem, ma le indagini sono ancora in corso (sic). La battuta campeggia su Facebook accanto a una foto in cui compare una brigata allegrotta di bicchieranti in atto di selfeggiarsi.
Lo scatto del misfatto (bella rima) è stato pubblicato da Dario Ballini D’Amato, giovane militante, ed è finito sui giornali. Nel novero dei bicchieranti (o forse congiurati, chissà) si annotano, tra gli altri, i deputati Alessia Morani e Carmelo Miceli col senatore Davide Faraone, segretario siciliano dei Dem. Sono i primi resoconti in attesa di una ricostruzione completa, trattandosi di argomento di interesse nazionale. Ridono. E mal gliene incolse.
Perché siamo nel Pd, nel cuore di una polemica sulle nomine zingarettiane in segreteria, diciamo così, fortemente identitarie. E dunque quella sciocchezzuola su fb diventa una ghiottissima occasione per sospettare, per accusare, per immaginare complotti, subito dopo il primo lancio sui media. Ricordate l’auspicio di Renzi nei confronti di Letta? Invano, il giovane Dario si sgola: “Eravamo a un matrimonio. Ci stavamo divertendo. Non stavamo facendo né politica né opposizione. Stavamo cenando. Si chiama vita privata”.
Ecco i lottiani. Ecco i renziani. Eccoli che preparano trappole. E le chat friggono. Alessia Morani scrive sui social: “Trasformare una foto ironica di un matrimonio in un post della corrente di Lotti è incredibile. Ma come si fa?”. Carmelo Miceli aggiunge: “Annuncio di essermi ‘autosospeso’ dal post Facebook”. Intanto, Carlo Calenda, a prescindere dalla foto, tuona tweet fiammeggianti. E Salvini? Chissà, magari se la ride, osservando il livello dei suoi avversari.
Insomma, la situazione è grave ma non sembra seria. E scappa davvero anche un po’ da ridere. Per quanto si possa volere male al Pd, non si raggiungerà mai il livello del male che il Pd vuole a se stesso, matrimonio o non matrimonio, selfie o non selfie. Non resta dunque che lanciare l’hasthag #staiserenopd e aspettare gli eventi.
Ps. E se Nicola fosse lo sposo?
Pubblicato il
17 Giugno 2019, 13:10