29 Dicembre 2014, 18:27
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NICOSIA (ENNA) – Ancora una donna, in provincia di Enna, reagisce alle vessazioni del partner e, denuncia tutto ai carabinieri. Umiliazioni, maltrattamenti, persecuzioni e minacce di morte erano diventati pane quotidiano per una giovane nicosiana, vittima delle ossessioni del suo ex convivente, un trentaquattrenne di Nicosia, S.L..
La denuncia è scattata dopo lunghi periodi di sopportazione ed oggi culmina nell’emissione di un provvedimento cautelare, emesso dal tribunale di Enna e notificato questa mattina dai carabinieri di Nicosia, con il quale si impone allo stalker il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla donna e, al tempo stesso, il veto di comunicare con lei attraverso qualsiasi mezzo di comunicazione. Il provvedimento è arrivato dopo un precedente atto amministrativo che, nei primi giorni di novembre, ammoniva oralmente S.L., invitandolo a tenere una condotta conforme alla legge. La donna aveva sporto denuncia dopo le ripetute minacce e molestie, che le causavano gravi stati di ansia e paura. Tali atti, violenti e ingiuriosi, andati avanti per ben cinque anni, hanno determinato un cambiamento nelle sue abitudini di vita. Era impaurita al punto tale da non voler più di uscire da sola.
Al termine della relazione sentimentale, l’uomo, dopo un periodo di tranquillità, che lasciava presagire un’apparente serenità, aveva ricominciato ad assillare l’ex convivente con atti persecutori, causati dalla gelosia. Continue erano le minacce e le umiliazioni, anche in presenza del figlio minore o di altra gente per le vie del paese. Una vera e propria esasperazione ha dunque indotto la vittima a rivolgersi ai carabinieri di Villadoro, i quali, insieme ai colleghi della stazione di Sperlinga, hanno effettuato un’analisi dettagliata delle chiamate e degli sms da lei ricevuti. Alcuni di questi, ingiuriosi e allusivi della dubbia moralità dell’ex convivente, finivano con frasi dal chiaro tono minaccioso e intimidatorio: “Ti distruggo…Ti ammazzo”.
Accertata la colpevolezza dello stalker, il pubblico ministero della procura della Repubblica di Enna, Fiammetta Modica, ha richiesto l’idonea misura cautelare, al fine di tutelare la vita e la libertà della vittima.
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29 Dicembre 2014, 18:27