Niente ‘gratuito patrocinio’ |per Salvino Madonia

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12 Novembre 2012, 22:11

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ROMA – Niente avvocato pagato dallo Stato per Salvatore Madonia, il boss – subentrato nel 1987 al padre Ciccio, nella cupola di Cosa Nostra – condannato a più ergastoli per vari omicidi, trai quali quello dell’imprenditore antiracket Libero Grassi e quello di Andrea Savoca, di appena quattro anni, ucciso insieme al padre Giuseppe, punito perchè rapinava tir che pagavano il pizzo. Lo ha deciso la Cassazione respingendo la richiesta del gratuito patrocinio avanzata da ‘Salvino’ anche se la sua dichiarazione dei redditi risulta “al di sotto della soglia minima”.

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Per la Suprema Corte – sentenza 43843 depositata oggi – il fatto che il boss riceva in carcere lussuosi regali da parte dei suoi familiari, unita alla circostanza che Cosa Nostra provvede a recapitargli “somme di denaro nell’ambito del sostegno ai carcerati”, dimostra che Madonia possiede redditi per pagarsi, a sue spese, il difensore. Ai fini dell’ammissione al gratuito patrocinio, ricorda la Cassazione, conta anche “la disponibilità di proventi illeciti”. Con questo verdetto, i supremi giudici hanno confermato quanto già stabilito dalla Corte di Assise di Palermo il 29 settembre 2010. Salvatore Madonia si sposò nel carcere dell’Ucciardone il 22 maggio del 1992, il giorno della strage di Capaci. Prese in moglie Mariangela, figlia del capomandamento di Capaci Ciccio Di Trapani. Quel giorno una telefonata anonima annunciava che la tremenda esplosione che uccise Giovanni Falcone era un regalo per ‘Salvino’.

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12 Novembre 2012, 22:11

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