20 Gennaio 2019, 16:18
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Qual è il progetto della Lega in Sicilia? La risposta arriva direttamente dall’unico – e primo – parlamentare regionale siciliano del partito di Matteo Salvini, Toni Rizzotto. “È ancora in costruzione – afferma -. Stiamo costruendo. Attualmente, la sola cosa certa è che siamo sul territorio e sosteniamo il progetto del presidente Musumeci”. Iniziative parlamentari autonome del deputato della Lega all’Ars, infatti, ancora non ce n’è. E come si direbbe mutuando il linguaggio calcistico, la Lega nel Parlamento della Sicilia è a zeru tituli. Eppure, considerando la quantità di annunci, tweet e dichiarazioni che il vicepremier e ministro dell’Interno dedica alla Sicilia, sarebbe lecito aspettarsi di trovare quantomeno una traccia di un piano tra le attività parlamentari della Lega.
Quando è passato ormai più di un anno dall’insediamento, Rizzotto non ha presentato né un disegno di legge, né un’interrogazione, un’interpellanza, una mozione o un ordine del giorno. L’attività parlamentare da primo firmatario è ancora ferma a zero, così come rappresentato sul sito dell’Assemblea regionale siciliana nella scheda del deputato. Rizzotto però è cofirmatario di tre disegni di legge, due dei quali “di grande importanza”: quello sulla vendita diretta dei prodotti agricoli e quello sulla valorizzazione e tutela delle aree agricole e il contenimento del consumo del suolo; ha cofirmato anche quello sull’istituzione nei comuni siciliani dell’assessore junior. Ha poi firmato assieme ai colleghi di maggioranza di Fratelli d’Italia numerose mozioni e assieme a buona parte dei deputati Ars un ordine del giorno per l’incremento delle somme da destinare agli investimenti nelle zone agricole.
“In terza commissione – dice Rizzotto – abbiamo lavorato a un disegno di legge organico sulla pesca che sarà portato in Aula subito dopo la finanziaria”. Componente della Commissione Attività produttive dell’Ars, guidata dal forzista Orazio Ragusa, Rizzotto però risulta essere stato assente o in congedo per quasi metà delle convocazioni. Durante la prima seduta però, è stato anche presidente della Commissione, per ragioni anagrafiche: ha diretto i lavori il tempo di far votare i componenti per l’elezione dell’attuale presidente di Forza Italia. Sempre sul sito dell’Ars, è consultabile la maggior parte dei verbali delle sedute della Commissione e di interventi di Rizzotto ne è indicato soltanto uno, durante la seduta congiunta con la Commissione Ambiente di Giusy Savarino: “L’on. Rizzotto auspica una riflessione sul migliore modo per favorire l’approvazione dei Pudm, i piani di utilizzo del demanio marittimo”.
“Io ho un ruolo – dice – fare il deputato regionale. Sarò bravo o meno, questo si capirà più in là. In ogni caso sono una persona corretta e sto lavorando molto sul territorio e al fianco del presidente della Regione Musumeci. Di recente, per esempio, vuoi anche per le mie origini trapanesi, sono stato al fianco del governatore nella gestione della vicenda di Birgi”. Rizzotto, nato a Trapani, è stato eletto con 4.128 voti nella lista “Musumeci presidente – Noi con Salvini-Fratelli d’Italia”. È stato direttore dell’Isfordd, l’istituto di formazione per disagiati e disadattati sociali, e per quel ruolo è finito nel registro degli indagati della Procura di Palermo per appropriazione indebita. L’indagine, sollevata da LiveSicilia, è ancora in corso.
Poca attività parlamentare, quindi, ma, di recente, con un comunicato stampa, Rizzotto ha chiarito la posizione della Lega in Sicilia nei confronti di Musumeci: “La Lega in Sicilia ribadisce il proprio appoggio al Governo regionale e al presidente Musumeci alla vigilia del voto per l’approvazione del documento finanziario, bilancio e articolato, in linea con quanto affermato dal commissario regionale, il senatore Stefano Candiani”. Una dichiarazione importante per il governatore siciliano, sempre alla ricerca di numeri in Sala d’Ercole ed esposto ai colpi di una inimicizia fraterna tra Lega e Forza Italia. “Altri della Lega hanno contestato Musumeci – conclude Rizzotto -. Io sono stato eletto nella sua lista, Salvini un anno fa mi ha detto di stare accanto a Musumeci e io così faccio”. Poi chiude con una frase tipica del presidente della Regione: “Preferisco lavorare in silenzio”.
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20 Gennaio 2019, 16:18