Cronaca

“Niente più vigilanza armata alle Poste”, la denuncia del sindacato

di

23 Ottobre 2020, 16:51

2 min di lettura

PALERMO – “Siamo venuti a conoscenza che Poste italiane ha cessato il servizio di vigilanza armata negli uffici di Palermo e provincia”. La denuncia arriva dal sindacato Slp Cisl, che con una nota del coordinamento di Palermo segnala all’azienda una “presa di posizione non condivisa in un momento così delicato” e che “preoccupa non poco”.

“Oggi, oltre al rischio rapine, all’interno degli uffici postali si vive una nuova realtà molto pericolosa e critica sotto il profilo dell’ordine pubblico – si legge nella nota – a causa delle regole imposte dal Dpcm in merito ai distanziamenti e alla pedonabilità”. Regole che a dire del coordinamento Slp Cisl non vengono “mai rispettate dai clienti che, stanchi di sostenere file estenuanti fuori dagli uffici, spesso generano risse e turni a dir poco clandestini creando notevoli disagi agli operatori e al direttore”. Questi ultimi sarebbero quindi “obbligati a gestire una situazione difficile che comporta notevoli rischi e che comunque non rientra sicuramente nelle loro funzioni. In virtù della nuova emergenza non può certamente bastare la vigilanza da remoto”.

Articoli Correlati

“La soppressione di questo servizio scarica le responsabilità civili e penali ai direttori degli uffici e ai pochi sportellisti rimasti in servizio – ribadisce Maurizio Affatigato, coordinatore nazionale della sigla –. Ancora una volta i lavoratori diventano il parafulmine del sistema, non possiamo accettare che al fine di risparmiare sui costi siano sempre i lavoratori a pagare il prezzo più alto. L’esasperazione per le lunghe attese della clientela, la chiusura di uffici postali e la carenza di operatori creano tensioni e resse contro i lavoratori”.

Maurizio Affatigato

Nel comunicato indirizzato a Poste italiane, Slp Cisl sostiene “fermamente che in un momento cosi difficile i lavoratori abbiano dimostrato senso di responsabilità e di appartenenza. Per questo e per altro meritano sicuramente scelte aziendali diverse e non mortificazioni”. Al riguardo la sigla sindacale si chiede “perché l’azienda non predisponga un servizio di vigilanza non armata, con costi sicuramente più ridotti, che garantirebbe più serenità e ordine tra clienti e lavoratori degli uffici postali”. Poi annuncia che da subito attiverà “tutti gli strumenti atti a monitorare” le iniziative di Poste italiane per “garantire lo svolgimento dell’attività lavorativa in piena serenità e sicurezza”.

Pubblicato il

23 Ottobre 2020, 16:51

Condividi sui social