Niente scontrini, lavoro nero | E c’è il furbetto della barchina…

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01 Agosto 2012, 09:24

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Circa il 70 per cento degli operatori commerciali controllati dalla Finanza a Palermo e provincia non rilasciano scontrini e ricevute fiscali: su 209 attività 140 sono risultate non in regola per mancata consegna del documento fiscale al cliente e omessa presenza del misuratore fiscale. E’ il bilancio del blitz fatto dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Palermo, delle Compagnie di Partinico, Termini Imerese e Bagheria. La maggior parte dei controlli è stata concentrata nelle aree balneari e nelle principali località turistiche della costa palermitana. A Palermo, oltre a Mondello e Sferracavallo, gli accertamenti hanno riguardato i locali pubblici della zona intorno via Olivella e il teatro Massimo e in piazza Marina. Su 9 stabilimenti balneari, 7 non avrebbero emesso scontrino (77%); su 50 fra bar, pub, pasticcerie e gelaterie, 26 sono stati multati (52%); su 45 ristoranti e pizzerie, 27 i casi di mancata emissione (60%).

La Finanza ha fatto verifiche anche su 33 venditori ambulanti: uno solo era in regola. Su 54 esercizi di vendita di prodotti alimentari (fra panifici, macellerie, pescherie, ecc.), 34 quelli fuori legge (63%); su 7 fra barbieri e parrucchieri, 5 (71%). Multati inoltre tutti i parcheggiatori abusivi, oltre che per la mancata autorizzazione, anche per mancata emissione del documento fiscale. Per il contrasto al lavoro nero, sono stati controllati tre stabilimenti balneari, 14 fra bar, pasticcerie e gelaterie, 20 ristoranti e pizzerie, 5 negozi di generi alimentari, 3 agriturismi e 9 attività di vario genere di cui 34 scoperti a impiegare 11 lavoratori irregolari e 122 completamente in nero.

Tra i casi più clamorosi, quello di un ristorante di Mondello in cui è stato trovato un secondo misuratore fiscale, diverso da quello utilizzato, apparentemente non funzionante: all’interno erano memorizzati gli scontrini di “chiusura giornaliera” relativi agli incassi fatti dal 2006 al 2011, mai dichiarati al fisco per un importo di 2 milioni e mezzo di euro. Inoltre è stato accertato l’ammontare complessivo dei ricavi mai dichiarati dalla ditta: circa 4 milioni e mezzo. In un altro locale in piazza Marina inoltre su 17 dipendenti 16 erano in nero. La Finanza ha identificato anche i possessori di 200 barche ormeggiate presso i porti di Palermo (Cala e Acquasanta): circa 50 erano intestate a persone con redditi inferiori a 50mila euro. Quattro persone poi pur denunciando spese di ormeggio tra i 3000 e i 5000 euro non hanno presentato la dichiarazione dei redditi negli ultimi tre anni, mentre il proprietario di una barca di 13 metri ha dichiarato un reddito di 6mila euro. Nell’ambito dell’operazione poi sono stati sequestrati 3000 fra capi di abbigliamento e accessori, orologi, calzature, dvd e cd contraffatti.

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01 Agosto 2012, 09:24

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