11 Settembre 2016, 12:41
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PALERMO – Dicono “no” al tram in via Libertà e nel centro storico. Si oppongono ad un progetto che definiscono affrettato, invasivo e inutile. Sono circa 150 le persone che questa mattina si sono date appuntamento a piazza Croci per manifestare contro il nuovo progetto dell’amministrazione Orlando che vedrà presto nuove linee del tram nel viale storico, che va dalla statua di piazza Vittorio Veneto a piazza Castelnuovo, alle spalle del teatro Politeama. Cittadini e associazioni, tra cui Salvare Palermo, un comitato spontaneo di residenti di via Libertà e il comitato Bene Collettivo, hanno sfilato con cartelli e striscioni fino alla statua di Ruggero Settimo per dire “no” alla linea ferrata in centro.
Chi urla “no” a gran voce lo fa per salvaguardare il volto storico della via. “I cantieri devasterebbero e ostruirebbero il paesaggio – spiega Manuela Moncada -. Secondo le intenzioni del Comune, Palermo si trasformerà presto in una ferrovia a cielo aperto. Via Libertà non può diventare questo perché è una strada storica, fondamentale risorsa per il turismo. Vogliamo viali, non strade ferrate che deturpano il volto della nostra città trasformandola in una immensa strettoia”. A incalzare, un’altra cittadina, per cui l’alternativa potrebbe essere l’autobus. “Via Libertà è il nostro volto, la nostra storia – racconta Francesca Di Liberto -. Non c’è la necessità di distruggere questa strada. Bisognerebbe investire denaro per il potenziamento dell’autobus, semmai”.
A supportare il “no”, anche chi crede che il tram toglierebbe alla cittadinanza l’isola pedonale della domenica. “Via Libertà è stata da sempre paragonata, con le dovute misure, agli Champs Elysée di Parigi – precisa l’avvocato Carlo Pezzino Rao -. Il tram lungo questa strada impedirebbe anche ai bambini di poterne godere durante il fine settimana. Per altro, si tratta di un’opera costosissima che il Comune non è in grado di affrontare. Una voragine per le casse dell’amministrazione, la quale non ha neppure previsto l’opera all’interno del piano traffico esecutivo. Parlare di tram, per questo, risulta a dir poco avventato”.
Un corteo per dire “no” ma non all’intera opera. Perché è giusto, secondo alcuni, che il tram colleghi esclusivamente le periferie. “Esistono altri mezzi di trasporto ecocompatibili, come in altre città d’Europa – aggiunge Virginia Fatta Martinez Tagliavia -. Non vogliamo che piazza Politeama si trasformi in un terminal ferroviario. Al centro storico devono esserci i mezzi necessari ad un centro storico. Realizzare quest’opera, peraltro costosissima, significherebbe avere una città distrutta per gli anni a venire. Ci vuole prudenza, perché questa mobilità del futuro, in realtà, non è altro che una nuova forma di immobilità urbana. Che lascino che il tram colleghi le periferie”.
Fuori dal coro, però, alcuni “sì” a favore delle nuove linee. “Il tram in via Libertà sarà senza catenaria, dunque senza pali e senza fili – ribatte Serena Tudisco -. Ci sarà solo la linea ferrata, tra l’altro al centro della strada e questo significa che gli alberi non saranno abbattuti. In più l’inquinamento migliorerebbe perché i treni bianchi sono elettrici, al contrario degli autobus attuali, e anche quello acustico potrebbe migliorare, perché si tratta di mezzi silenziosissimi”. Un’opera, dunque, pensata per una nuova mobilità cittadina che disincentivi sempre più l’uso del mezzo privato.
A queste parole si aggiungono anche quelle di Anthony Passalacqua secondo cui “continua a prevalere un’informazione distorta che non fa altro che aumentare le paure legittime delle persone. Tante sono le città in Italia e in Europa che hanno reintrodotto o ampliato la rete tranviaria da pochissimi anni – incalza Passalacqua -. I nuovi sistemi a induzione magnetica senza i pali permettono impatti più dolci con i centri storici. È un’occasione per riqualificare interi assi viari, come via Roma, e avvicinare i tantissimi residenti delle periferie al centro. Palermo non può permettersi una nuova guerra ideologica come negli anni Novanta”.
LE REAZIONI
“La manifestazione svoltasi questa mattina per dire no al tram in via Libertà è un brusco risveglio per il sindaco Orlando: i palermitani sono contrari ai suoi progetti e alle sue politiche sulla mobilità vecchie e improntate all’irragionevolezza e alla scarsa economicità. I numerosi palermitani che stamattina hanno manifestato non sono dei selvaggi o degli stupidi, ma cittadini responsabili, colti e certamente aperti alle innovazioni quando queste sono sostenibili economicamente e non semplici spot. L’amministrazione comunale dialoghi con i palermitani, punti su autobus elettrici e a metano e abbandoni una visione ideologica che sta distruggendo la città e che rischia di dare un colpo di grazia all’Amat”. Lo afferma il vice capogruppo del Pd al consiglio comunale di Palermo Sandro Leonardi.
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11 Settembre 2016, 12:41