“Sanità militare, diciamo no| alla chiusura del dipartimento”

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23 Novembre 2012, 01:37

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Gaimpiero Cannella

PALERMO – La chiusura del dipartimento militare di medicina legale rischia di creare una vera emergenza, a Palermo, per oltre 4mila soldati. A lanciare l’allarme, con un’interrogazione parlamentare, sono i pidiellini Giampiero Cannella e Salvatore Cicu che si rivolgono al governo perché intervenga per impedire la chiusura del plesso di corso Calatafimi.

“Sul territorio siciliano occidentale – si legge nell’interrogazione – non resterebbe nulla a garantire la salute e la pronta operatività degli oltre 4000 soldati dell’Esercito Italiano di stanza presso il capoluogo siciliano, nonché dei 21.000 uomini delle altre forze armate che insistono nella stessa area di responsabilità”. Una penalizzazione che colpirebbe anche civili e familiari di primo grado provenienti da Palermo, Trapani, Agrigento, Caltanissetta ed Enna, oltre alle isole di Ustica, Favignana, Pantelleria e Lampedusa.

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“La struttura – continuano i deputati – è allocata strategicamente al centro della città ed è attualmente predisposta nella struttura una zona atterraggio elicotteri, posti letto e supporto logistico dedicata all’attività della Protezione Civile e destinata all’utilizzo in caso di gravi emergenze di rilevanza regionale; la chiusura porterebbe ad una riduzione dei giri del “motore” di tutte le attività Sanitarie della Sicilia Occidentale. Bisogna scongiurare la soppressione di questa realtà, potenzialmente fonte attraverso i propri servizi ambulatoriali, di guadagno ed autosostentamento se questi fossero estesi all’esterno con apposite convenzioni”.

 

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23 Novembre 2012, 01:37

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