No all'aumento Irpef a Palermo, Totò Orlando: "Il dissesto non ci sarà" - Live Sicilia

No all’aumento Irpef a Palermo, Totò Orlando: “Il dissesto non ci sarà”

“Abbiamo consentito ai cittadini di risparmiare 110 milioni di euro“

PALERMO – Continuano le schermaglie a distanza tra il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che ieri ha dovuto prendere atto della bocciatura dell’aumento dell’addizionale Irpef presentato per il piano di riequilibrio, e il consiglio comunale, in particolare con Totò Orlando, accusato dallo stesso sindaco durante una conferenza stampa nel primo pomeriggio.

“Ha torto il sindaco quando dice che Palermo andrà in dissesto dopo che il Consiglio ha bocciato ieri il raddoppio dell’addizionale Irpef – dice Totò Orlando -, la città non andrà in dissesto perché ha già un piano di riequilibrio, anche se noi di Iv abbiamo votato contro. Ci siamo solo opposti all’aumento delle tasse, il sindaco voleva mettere le mani nelle tasche dei cittadini che già versano l’addizionale senza avere fatto nulla sul versante della lotta all’evasione”.

Irpef bocciata, Orlando alle prese con lo spettro del default

La mancata approvazione dell’aumento dell’Irpef “ha consentito di far risparmiare 110 milioni ai cittadini e altri 26 legati ai costi extra di Rap – ancora il presidente di Sala delle Lapidi -. Sembra che qualcuno amministri la città da Marte. Tutto quello di cui parliamo serve solo a far chiudere il bilancio in pareggio, senza un servizio in più, nonché un euro per la manutenzione delle strade, delle scuole e uffici comunali. il sindaco parla di spreco della giunta, ma la democrazia ha un costo.  Alcuni assessori non si conoscono, li conosce solo chi li paga ogni mese“.

 Il presidente del consiglio comunale chiede di fare un patto “come fatto da Napoli e Torino con dignità e non col piattino” perché “non consentiremo a nessuno di svendere Palermo per una mancia elettorale. La città non può essere venduta per 20 anni per 180 milioni di euro“.


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