“No alle classi pollaio” | Il Tar dà ragione ai genitori

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05 Marzo 2019, 15:29

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PALERMO – “Classi-pollaio” pericolose e seri ostacoli per le procedure antincendio: la terza sezione del Tar per la Sicilia dà ragione ai genitori degli alunni di un istituto superiore nel Palermitano, e annulla un provvedimento della dirigente che all’inizio dell’anno scolastico autorizzava lo svolgimento delle lezioni nonostante gli alunni in eccesso e la presenza di ragazzi con disabilità.

Secondo il Tar, la classe contava ”un numero di alunni, in presenza di disabili, eccedente e in contrasto con le disposizioni normative vigenti”. Ciò ha portato i genitori, rappresentati e difesi dall’avvocato Mariachiara Garacci, a impugnare il provvedimento della dirigente; quindi, è stata riscontrata la violazione delle normative di sicurezza e prevenzione antincendio. Il Tar ha acquisito il dato della capienza dell’aula: ”una superficie netta per occupante di 1,265 mq”, si legge nell’ordinanza, che quindi “non rispetta i limiti di densità previsti dal d.m. 18 dicembre 1975” quantificati invece in 1,96 metri quadri per alunno. Tra dicembre 2018 e gennaio 2019 il Tar aveva richiesto all’istituto dei chiarimenti in materia di prevenzione degli incendi, riscontrando il mancato rispetto dei criteri di affollamento previsti da un altro decreto ministeriale.

Rischi concreti, dunque, per gli studenti e il personale scolastico in caso di ritardi nelle operazioni antincendio da imputare anche al sovraffollamento. L’ordinanza del Tar intima “all’amministrazione resistente di adottare – entro trenta giorni dalla comunicazione della presente ordinanza – le misure idonee a garantire i livelli di sicurezza previsti dalla normativa”, e condanna il Ministero dell’istruzione al pagamento delle spese legali. Soddisfazione per il sindacato Cobas scuola Palermo: “Continueremo a sostenere il diritto alla sicurezza degli alunni e di tutto il personale”, si legge in una nota della sigla, “e invitiamo l’amministrazione e i dirigenti scolastici a garantire che in tutte le scuole siano rispettate almeno le condizioni essenziali di vivibilità previste dalla normativa vigente riguardo al numero di alunni per classe e alla capienza delle aule”.

Dati e statistiche ministeriali raccontano una scuola siciliana ben lontana dall’essere in condizioni di efficienza, con una classe di scuola superiore su cinque sovraffollata; sempre nell’ambito degli istituti superiori, sono circa duemila le classi che contano tra 25 e 30 alunni, e oltre 150 le classi-pollaio che superano i 30. Alla fine di gennaio scorso la deputata siciliana alla Camera Lucia Azzolina, del Movimento 5 stelle, ha presentato un disegno di legge con l’obbiettivo di abbassare di un punto il rapporto alunni-docenti, attualmente di quasi dieci a uno.

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05 Marzo 2019, 15:29

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