No all'istanza di scarcerazione | Morace resta ai domiciliari

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Il sacrificio di decine di persone, centinaia di manifestazioni per la legalità, ad oggi l'unica cosa certa è che non siamo più al sicuro come prima e i nostri figli, i nostri insegnanti, i nostri medici rischiano la vita per un rimprovero, per uno sguardo e in generale senza neanche un motivo sensato

Buongiorno. Il 23 Maggio del 1992 è il giorno universale della consapevolezza. È un numero, un giorno, un anno su cui poggiano tutti i giorni dei calendari...da quel pomeriggio. Vivere ogni giorno il 23 maggio 1992 è il conforto, è il porto sicuro, è il tenere saldi i piedi a terra e mantenere la Rotta. È la coerenza di una vita, è il giorno del futuro riorganizzato, ostinato nel perseverare oltre i colori, oltre le bandiere, oltre i governi. Il 23 maggio 1992 è la Madre che cura i figli , è il Padre che cura la famiglia. Sono Donne e Uomini che ogni giorno vivono, sperano e in coerenza costruiscono, strutturano un percorso di vita sociale. Il 23 Maggio 1992 è Papà Agostino con la sua barba e il suo abbraccio a tutti e ame ....caro Papà. Ilb23 maggio 1992 sono le "rosette" i panini divisi con Antonio Montinaro una sera: dotto' ne sono rimaste 5 , ti va bene tre io e due tu? SI ANTONIO!!!!...

Il Dott Caronia ha pesanti responsabilità per avere taciuto all'inizio le condotte dei suoi colleghi perchè c'era il concorso per primario in itinere. Avrebbe già dall'inizio dovuto astenersi e denunciare agli organi di controllo interni al civico le pratiche ritenute scorrette. Penso che la Magistratura debba al più presto fare luce sulla vicenda che mette in pericolo la ns salute. poi l'Assessorato alla sanità accerti presso tutti i nosocomi cittadini se tali pratiche indecorose e da criminali siano messe in atto.

Terribile quanto afferma il dottore, se fosse vera e riconducibile a imperizia o altro anche la metà dei decessi o degli esami svolti per il puro piacere di raggiungere il numero prefissato dall'azienda, questa gente andrebbe cacciata via con ignominia e ridotta a chiedere l'elemosina davanti le chiese, o meglio ancora, davanti al cimitero verso cui hanno mandato persone ignare che si erano affidate a loro per stare meglio.

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