“Pdl sarà coalizione| Torniamo a Forza Italia”

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16 Novembre 2013, 08:05

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ROMA – Un discorso fiume durato un’ora e mezza, al Consiglio nazionale in corso a Roma, con cui Silvio Berlusconi sancisce il tramonto del Pdl e la rinascita di Forza Italia. Il Cavaliere confessa di non avere dormito dopo la scissione che ”va contro l’unione dei moderati” e spinge per la coalizione con gli alfaniani raccomandando di evitare gli attacchi alle colombe. E aggiunge: ”E’ molto difficile essere alleati in Parlamento e sedere allo stesso tavolo in Cdm con chi vuole uccidere politicamente il leader di un partito”. Poi attacca il governo sulla manovra che ”non portera’ risultati” e sui rapporti con l’Ue (”ministri non capaci di farsi ascoltare”). Stilettate a pm e al voto palese: ”Chi lo sostiene è fuorilegge” dice Berlusconi, che alla fine ha un lieve malore dovuto alla stanchezza. Dalla platea urla contro i governativi: ”Traditori”.

L’INTERVENTO DI BERLUSCONI AL CONGRESSO NAZIONALE

12:42 Si è concluso l’intervento di Silvio Berlusconi dopo quasi un’ora e mezza. Il leader della rinnovata ‘Forza Italia’ è apparso abbastanza commosso e provato dopo il suo lungo discorso.

12:32 “La magistratura è un ordine dello Stato, una casta di impiegati dello Stato che hanno vinto un concorso, è circondata da un’aureola di sacralità che è meritata quando i giudici sono imparziali, ma Magistratura democratica si è trasformata in un potere, anzi in un contropotere dello Stato, non c’è la possibilità che il governo possa approvare qualcosa si cui l’Anm è contraria”.

12:24 “Noi italiani siamo lontanissimi dalle grandi democrazie. Anche adesso abbiamo sofferto e soffriamo. Non abbiamo potuto realizzare quel che volevamo perché i piccoli partiti nelle coalizioni ragionano guardando al loro interesse particolare, che si identifica con l’ambizione politica del loro piccolo leader”, aggiunge.”Se il prossimo governo sarà di larghe intese Pd-5Stelle, io credo che molti di noi non resteranno a vivere in Italia. Saranno costretti ad espatriare. E allora c’è una soluzione e una sola: unire tutti i moderati e farli votare per FI”.

12: 05 Un momento di commozione per Silvio Berlusconi, quando dal podio del Consiglio nazionale del Pdl è il momento di parlare della scissione consumatasi ieri con Angelino Alfano e i suoi. Il Cavaliere, che non cita mai il suo ex pupillo, ha la voce rotta e un momento di esitazione, che viene subito colto dalla platea, che si alza in piedi per tributargli una standing ovation e un lungo applauso.

12:00 Sono felice che noi siamo ritornati a questo nome che abbiamo ancora tutti nel cuore: Forza Italia”: ha spiegato Berlusconi alla platea del Cn, che gli ha tributato un lungo applauso. “Cos’è successo? Ci sono state delle differenze non su programmi e valori, ma delle distanze tra singole persone, si è creata un’atmosfera grigia si sono ricorse le agenzie dell’uno e dell’altro schieramento, si è formata una situazione che non rendeva, a loro giudizio, di poter continuare pacificamente in un lavoro comune, ho passato del tempo per evitare questo. Eravamo arrivati ad accordo, ma hanno chiesto ieri sera la convocazione dell’ufficio di presidenza. Abbiamo opposto due ragionamenti – ha detto Berlusconi -, il primo che ci volevano 24 ore di anticipo per la presenza di tutti i componenti, per le modifiche da aggiungere non c’era bisogno di un passaggio all’ufficio di presidenza, ma farlo conoscere al Cn”.

11:45 “Potete immaginare, visto che la missione dal 94 ad oggi era quella di unire, il dolore con cui ho appreso la comunicazione e questa notte non ho dormito” Con il Nuovo centrodestra “non dobbiamo scavare un solco che poi sarà difficile da rimuovere. Questo gruppo, anche se adesso apparirà come un sostegno alla sinistra, al Pd, dovrà poi necessariamente far parte della coalizione dei moderati, dobbiamo comportarci con loro come con Lega e Fdi”. “Il nome Nuovo centrodestra mi sembra non particolarmente efficace, pensando a chi lo compone. Avevo suggerito per scherzo nei giorni passati un altro nome: visto che ci sono i Fratelli d’Italia, fate i Cugini d’Italia così siamo tutti una famiglia”, ha detto Berlusconi.  “Vorrei raccomandarvi di non fare alcuna dichiarazione” contro il Nuovo centrodestra. “Questo gruppo anche se adesso apparirà come un sostegno alla sinistra, al Pd, dovrà poi necessariamente far parte della coalizione dei moderati: dobbiamo comportarci con loro come adesso facciamo con Lega e Fratelli d’Italia”, ha detto Berlusconi parlando alla platea della nuova Forza Italia.

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11: 38 “Con questo nuovo gruppo denominato ‘Nuovo centrodestra’ ci comporteremo come con la Lega Nord e come con Fratelli d’Italia – prosegue Berlusconi  – scherzando l’altra volta avevo suggerito che questa nuova formazione si potesse chiamare ‘Cugini d’Italia’ in modo tale da rimanere sempre una grande famiglia”.

11:30 L’ex premier Silvio Berlusconi interviene a Roma: “Siamo qui per la dipartita del Pdl un nome che potrà essere usato per la coalizione di centrodestra. Si ritorna a Forza Italia” Sono successe alcune cose che ci hanno spinto nella direzione di Forza Italia: nel 2007 avevamo deciso di adottare il nome del Pdl perché si era tentato di mettere insieme tutte le formazioni politiche che costituivano il centrodestra. Nel tempo alcuni sono venuti a mancare e abbiamo ritenuto che non fosse più il caso di avere un nome nuovo e non il nome con cui eravamo partiti, anche perché eravamo rimasti ancora noi, quelli del ’94”. Così Silvio Berlusconi nel suo discorso al Cn”.

“Mi trovo qui per compiere una scelta che non avrei mai pensato di compiere. Non aderire a Forza Italia”. Così Angelino Alfano, nel corso della riunione dei governativi del Pdl, annuncia la nascita di gruppi autonomi che si chiameranno ‘Nuovo centrodestra’.

“Sento fortissimo il bisogno di ribadire che in questi 20 anni non abbiamo sbagliato speranze, ideali e persona. Siamo amici del presidente Berlusconi a cui ribadiamo amicizia e sostegno. Lo sosterremo all’interno del governo a iniziare da una giustizia più giusta e dall’abbassamento delle tasse”. Afferma Alfano.

Schifani intanto si dimette da capogruppo Senato – Dopo aver preso atto della costituzione del nuovo gruppo al Senato, nato da una costola del Pdl, ritengo doveroso rassegnare le mie dimissioni da presidente del gruppo del Popolo della Libertà a Palazzo Madama”.Lo ha dichiarato il presidente dei senatori del Pdl, Renato Schifani.

“Da Alfano è venuto un atto gravissimo contro la sua stessa storia e contro Silvio Berlusconi, i nostri programmi e i nostri elettori. Il vero popolo di centrodestra giudicherà”. Lo afferma Raffaele Fitto, deputato del Pdl commentando la decisione di Alfano di dar vita a gruppi autonomi.

Il giorno dopo la rottura nel Pdl proseguono gli scambi di accuse nel centrodestra, mentre si celebra il Consiglio nazionale che sancisce la rinascita di ‘Forza Italia’ ma senza le ‘colombe’. I ministri Lupi e Quagliariello attaccano: ‘il virus dei ‘falchi’ ha distrutto il Pdl, Berlusconi non voleva rompere’. Formigoni ribadisce: scelta sbagliata, lo isola dagli elettori. Sul fronte dei lealisti Santanché commenta che ‘Nessuno può essere contento in una situazione del genere’. E Biancofiore conferma: ‘Andremo all’opposizione’.

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16 Novembre 2013, 08:05

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