No a Verga per i professori trentini, la denuncia - Live Sicilia

No a Verga per i professori trentini, la denuncia

Il caso di un professore che non ha potuto accedere a un corso on line sullo scrittore siciliano

CATANIA – I docenti trentini non possono partecipare a un corso su Verga che si svolge all’Università di Catania: è la denuncia di Leonardo Cancilleri, insegnante al liceo delle Arti di Trento. Cancilleri avrebbe voluto partecipare al corso “Rileggere Verga oggi” in modalità online, ma non ha potuto perché la piattaforma ministeriale Sofia gli ha impedito di iscriversi.

La lettera

Il caso è stato sollevato dallo stesso Cancilleri con una lettera diffusa tra diversi quotidiani locali e nazionali. Il professore trentino racconta della sua intenzione di partecipare al corso di formazione “Rileggere Verga oggi”, due giorni di incontri e seminari all’Università di Catania, il 27 e 28 marzo, sullo scrittore catanese Giovanni Verga. Cancilleri aveva intenzione di partecipare, scrive, “perché lo reputo importante per la mia formazione professionale e perché vorrei trasmettere ai miei studenti contenuti aggiornati alla luce degli studi più recenti”.

Il problema è che la piattaforma Sofia, attraverso cui il ministero dell’Istruzione fornisce l’accesso on line ai corsi su base nazionale, non consente a docenti trentinti e dell’Alto Adige di iscriversi. E non solo al corso su Verga, anche ad altri. Cosa che ha spinto Cancilleri a prendere carta e penna e scrivere: “Mi rendo conto che il Trentino e l’Alto Adige sono territori di frontiera, ma se si studia il tedesco e si enfatizza il valore storico del legame col mondo culturale tedesco, non capisco perché non si debba attribuire lo stesso valore a Giovanni Verga”.

Le differenti piattaforme

Il nodo è tutto nelle piattaforme usate per l’accesso online. Mentre nelle altre regioni e province i docenti possono accedere senza problemi alla piattaforma Sofia, quelli delle province autonome di Trento e dell’Alto Adige devono passare attraverso la piattaforma locale Iprase, con sede a Rovereto. Un ente certificatore delle due province, che eroga formazione, e attraverso cui devono passare i docenti trentini e altoatesini.

Il nodo posto da Cancilleri è proprio che ai docenti trentini è impedita, sulla piattaforma ministeriale Sofia, l’accesso a corsi di interesse nazionale. E non basta che sul sito dell’Università di Catania siano apparsi i link per seguire il corso su Youtube, dunque accessibili a tutti. Lo stesso professore Cancilleri, raggiunto al telefono da Livesicilia, ribadisce che la questione è proprio nell’accesso dalla piattaforma ministeriale Sofia.


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