24 Agosto 2017, 13:55
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CATANIA – “Facciamo i migliori auguri di buon lavoro al notaio Carlo Saggio, eletto nuovo presidente del teatro Stabile di Catania, ed ai nuovi componenti del consiglio d’amministrazione. Finalmente si apre una nuova fase, con il ripristino degli organi di gestione, che conclude così il lungo ma necessario periodo di commissariamento che ha determinato il salvataggio di un ente entrato in una grave e quasi irreversibile crisi. Salutiamo con fiducia quest’importante svolta, auspicando sin da subito un dialogo costante e fattivo volto al bene dei lavoratori e dell’istituzione culturale che riteniamo possa tornare ad occupare le posizioni che merita in ambito nazionale.” E’ questo il commento del segretario generale territoriale della Ugl, Giovanni Musumeci, e del segretario provinciale della federazione Ugl spettacolo, Cosimo Fichera, sulla notizia della nomina del cda dello Stabile catanese.
“Auguriamo buon lavoro al notaio Carlo Saggio quale nuovo ed autorevole presidente dello Stabile di Catania, una nomina che arriva dopo un lungo periodo di commissariamento e in un momento delicato, di lenta ripresa dell’ente, frutto di un lungo lavoro di risanamento economico, portato avanti con competenza attraverso l’utilizzo della legge sul sovraindebitamento. Ma ad esclusione del presidente e del vice presidente, persone di indubbio prestigio e professionalità, per tutto il resto ci aspettavamo la messa in campo di personalità del mondo della cultura o, quantomeno, di provata competenza tecnico-amministrativa”. Lo dichiarano gli esponenti di Sinistra Pd, la parlamentare regionale Concetta Raia, neo coordinatrice regionale dell’area politica, la deputata nazionale Luisa Albanella e il coordinatore provinciale Angelo Villari.
“Assistiamo infatti preoccupati ai “nuovi” assetti della governance del Teatro Stabile di Catania – aggiungono – A poche settimane dal fine della legislatura, il Governo regionale non rinuncia a piazzare fedelissimi in ogni postazione utile, tipico di certa politica miope e clientelare. Il teatro viene messo nelle mani di anonimi (neanche troppo) peones che tra l’altro non essendo nemmeno catanesi non potranno garantire una presenza continua indispensabile ad una amministrazione virtuosa. Infine dopo tanto lavoro, il rinnovato statuto del teatro non supera le vecchie incongruenze lasciando aperti l’incredibile caso dell’ente teatro di Sicilia, che rinnova da anni sempre lo stesso consigliere con pari poteri degli altri senza contribuire con un solo euro alla sopravvivenza dell’ente. Per queste ragioni, pertanto, seguiremo con grande attenzione il lavoro che si porterà avanti da parte della nuova governance, con l’unico obbiettivo di garantire il rilancio e il rafforzamento del teatro e con questo il lavoro e la professionalità dei tanti attori, artisti e lavoratori che vi operano con grande impegno ed abnegazione”.
“Il Teatro Stabile di Catania esce dalla gestione commissariale con la nomina di presidente, vicepresidente, consiglieri d’amministrazione. E’ un ritorno alla normalità, da salutare sempre con favore. Nell’augurio che la vita di questo nuovo cda risulti meno travagliata dei precedenti e che il futuro non riservi, quindi, ulteriori commissariamenti”. Lo affermano i segretari generali di Uil e Uilcom Catania Enza Meli e Giovanni Nicotra, insieme al componente della Segreteria provinciale Uilcom Salvo Orlando, che aggiungono: “Vogliamo dare una mano, come sempre. Chiediamo solo che ogni iniziativa sia mirata alla salvaguardia di un’istituzione culturale dei catanesi e alla tutela dei diritti dei lavoratori dello Stabile. Oltre che al rispetto degli impegni assunti con i fornitori, perché altri lavoratori di altre aziende non debbano soffrire com’è già avvenuto in passato. Valuteremo sulla base dei fatti”.
Il segretario regionale di Sicilia Futura, Nicola D’Agostino, si congratula con il nuovo Consiglio di amministrazione del Teatro Stabile di Catania, composto da uomini e donne di alto profilo professionale e culturale. Massima soddisfazione per la nomina del nuovo presidente, il notaio Carlo Saggio, figura di enorme valore ed esperienza, doti fondamentali per l’avvio del rilancio del teatro, simbolo della cultura catanese.
“Il Teatro Stabile di Catania esce dalla gestione commissariale con la nomina di presidente, vicepresidente, consiglieri d’amministrazione. E’ un ritorno alla normalità, da salutare sempre con favore. Nell’augurio che la vita di questo nuovo cda risulti meno travagliata dei precedenti e che il futuro non riservi, quindi, ulteriori commissariamenti”. Lo affermano i segretari generali di Uil e Uilcom Catania Enza Meli e Giovanni Nicotra, insieme al componente della Segreteria provinciale Uilcom Salvo Orlando, che aggiungono: “Vogliamo dare una mano, come sempre. Chiediamo solo che ogni iniziativa sia mirata alla salvaguardia di un’istituzione culturale dei catanesi e alla tutela dei diritti dei lavoratori dello Stabile. Oltre che al rispetto degli impegni assunti con i fornitori, perché altri lavoratori di altre aziende non debbano soffrire com’è già avvenuto in passato. Valuteremo sulla base dei fatti”.
Il Teatro Stabile di Catania, nella giornata di ieri e dopo la pausa commissariale e attraverso la nomina dei suoi organismi, è stato riconsegnato alla Città a cui legittimamente ne compete la presidenza. “Al Dottor Carlo Saggio, a cui certo non fanno difetto ne lo spessore intellettuale ne la disciplina etica e morale, facciamo i nostri più calorosi auguri per il delicato incarico”, dichiarano Giacomo Rota Segretario Generale Cgil di Catania e Gianluca Patanè Segretario Generale Slc Cgil di Catania, i quali aggiungono “Finalmente questo Teatro ha un nuovo Cda e un Presidente che avranno l’onere di gestirlo in maniera oculata e trasparente programmandone il rilancio”.
E’ chiaro che dal momento in cui sono stati ripristinati gli organi statutari, nel solco della sua miglior tradizione, bisogna che sia costante l’impegno a favore della sua rivalutazione e che ci si apra ancora una volta alla Città, alle sue tradizioni culturali e che sia dato ampio spazio agli artisti catanesi che questa tradizione hanno meritoriamente rappresentato così come ai giovani attori che presso questo teatro si sono meritoriamente formati.
Al Presidente e ai nuovi componenti del cda facciamo i nostri migliori auguri, ma abbiamo il dovere di sottolineare che da parte nostra si sperava che del nuovo consiglio potessero fare parte figure note e riconoscibili nel mondo della produzione culturale e temiamo che questa occasione possa essere stata sprecata.
Adesso, al cda chiediamo di ricomporre urgentemente i cocci attivando, nel più breve tempo possibile, il bando pubblico per la scelta del nuovo Direttore Artistico in maniera tale da potere, senza maneggi, fare uscire dal caos che anche alcune recenti polemiche artistiche non adeguatamente ammortizzate hanno causato all’Ente.
Ciò lo si potrà fare solo attraverso l’individuazione di un Direttore Artistico adeguato al ruolo, ai compiti e alle scelte.
Per quanto ci riguarda continueremo a dare il nostro contributo affinché i meccanismi comincino a girare nel verso giusto e cioè nel pieno rispetto di chi ci lavora e di chi attraverso la sua partecipazione ne contribuirà al rilancio.
Ci occorre nel contempo sottolineare che non sempre i silenzi che precedono le scelte importanti sono utili ad individuare i percorsi giusti e in una società che complessivamente deve scegliere attraverso il confronto partecipato, anche con chi ci lavora e con chi ne solca il palcoscenico, una importante decisione come questa meritava probabilmente di essere meglio condivisa, anche per togliere ogni dubbio su un possibile ma inconfessabile pastrocchio pseudo politico di bassa lega in merito alla discutibile, a nostro parere, composizione del Cda.
Infine, speriamo davvero che così come è stato affermato le somme del Ris, che è il fondo di risanemento, siano immediatamente disponibili, esigibili ed utilizzabili.
Pertanto aspettiamo l’udienza di settembre che dovrebbe sbloccare il Fondo Ris e dare così il via libera al pagamento dei debiti pregressi e al rilancio amministrativo dell’Ente.
Per quanto ci riguarda continueremo a svolgere il nostro ruolo a tutela e a sostegno della libertà dell’Ente, delle sue maestranze tecniche e degli artisti; queste sono le risorse senza le quali qualsiasi teatro non è un teatro ma solo un edificio vuoto.
“Nell’augurare al notaio Carlo Saggio, nuovo presidente del Teatro Stabile di Catania, un buon lavoro, auspichiamo che la nomina del nuovo CdA possa contribuire definitivamente a riportare serenità nelle maestranze che in questi anni di commissariamento hanno continuato a lavorare con passione e abnegazione, pur tra tantissimi sacrifici”. Lo dichiara Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania, che aggiunge: “Alla nuova guida del CdA del teatro Stabile offriamo disponibilità al confronto e alla collaborazione, nel rispetto dei propri ruoli, perché con la sinergia di tutte le parti si riporti l’ente teatrale a pieno titolo tra le principali officine culturali catanesi”.
A congratularsi con il nuovo presidente del Cda del Teatro Stabile è anche Antonio D’Amico, segretario regionale della Fistel Cisl che commenta: “Auguriamo al notaio Carlo Saggio e al nuovo Cda un buon lavoro. Un compito davvero complicato vista la crisi che ha dovuto affrontare una delle più importanti istituzioni culturali catanesi e siamo estremamente soddisfatti dei nomi che nei prossimi anni saranno alla guida del teatro e sicuri che daranno serenità sia ai lavoratori, che tanto hanno sofferto per le scelte sbagliate di chi in passato ha governato, e alla città, che non vede l’ora che il teatro ritorni quel gioiello che tutto il mondo ci ha invidiato. La Fistel Cisl e i suoi lavoratori non dimenticheranno il lavoro svolto dal commissario Giorgio Pace, cominciando il complicato lavoro di risanamento economico, dando finalmente uno spiraglio di futuro a tutti i lavoratori e riaprendo di fatto un teatro già’ chiuso, riconsegnandolo alla città. Per completare l’organo gestionale del teatro bisogna nominare il direttore artistico e siamo sicuri che, dal bando cosi tanto atteso, uscirà un nome all’altezza del compito che lo aspetta. In fine e non per ordine di importanza ringraziamo l’assessore al turismo regionale Anthony Barbagallo e il sindaco di Catania Enzo Bianco per aver lavorato sinergicamente con le organizzazioni sindacali per far risorgere il teatro dal baratro”, conclude D’Amico.
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