10 Ottobre 2014, 10:59
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CATANIA – Adesso che la Regione ha restituito piena operativita’ e capacita’ decisionale all’Asp e alle Aziende ospedaliere catanesi nominando i manager dopo una lunga stagione di commissariamenti, Uil e Uil Fpl chiedono un immediato confronto ai direttori generali sulle molte questioni ormai da tempo in attesa di soluzione. Il governo regionale, però, adesso faccia chiarezza sul Piano di rimodulazione della rete ospedaliera che servirà da sblocca-concorsi consentendo mille 500 assunzioni di medici e paramedici negli ospedali siciliani in un settore in cui carenze di personale e precariato selvaggio costituiscono un attentato alla salute dei cittadini e alla dignità dei lavoratori della Sanità”. Lo scrivono i segretari generali della Uil e della Uil Fpl di Catania Fortunato Parisi e Stefano Passarello in una lettera aperta che è stata inviata all’assessore regionale Lucia Borsellino e ai manager dell’Azienda sanitaria provinciale e delle Aziende “Policlinico-Vittorio”, “Garibaldi” e “Cannizzaro”.
“I vuoti di organico nei reparti di emergenza, la mancanza di farmaci, le interminabili liste di attesa per esami diagnostici vitali, l’indifferenza verso diritti elementari dei malati che fa il paio con la violazione dei diritti contrattuali dei lavoratori – affermano Parisi e Passarello – sono i segnali inquietanti di uno Stato che, nelle sue articolazioni territoriali, e’ sempre più avaro di servizi e prodigo di tasse verso i cittadini. Uil e Uil Fpl hanno documentato ancora nei mesi scorsi a Catania e provincia gli allarmanti buchi di personale persino nei Pronto Soccorso, in Cardiologia, Cardiochirurgia, Rianimazione, Medicina e Chirurgia d’Urgenza…! A tutto questo si fa fronte con un pericoloso aumento di doppi turni e turnazione del personale che rappresenta un evidente fattore di rischio e impone un costruttivo faccia a faccia con i vertici delle Aziende sanitarie”.
Concludono i segretari di Uil e Uil Fpl: “Ribadiamo, infine, la proposta di valorizzazione della medicina territoriale e di base, mai decollata a Catania e in Sicilia, e la richiesta di tagli oculati su appalti, consulenze e inutili acquisti di forniture. In questo modo, peraltro, sarebbe possibile recuperare risorse, evitando così di risparmiare ancora su legittime aspettative contrattuali di chi, come centinaia di lavoratori del Dipartimento Prevenzione Medica, attende ormai da anni il pagamento degli arretrati per le prestazioni rese all’utenza. Un’intollerabile violazione di diritti che la Uil Fpl continuerà a combattere con i propri uffici legali in tutte le sedi giudiziarie, dopo avere già inoltrato diffida”.
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10 Ottobre 2014, 10:59