Non attivò il “Triage” | Ingrassia, condannato il primario

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15 Aprile 2013, 14:33

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PALERMO – Condannato ad un anno e mezzo di carcere per omissione di atti d’ufficio. La pena è stata inflitta a primario del pronto soccorso dell’’ospedale Ingrassia di Palermo, Stefano La Spada, sotto processo per non aver attivato il triage, il sistema utilizzato negli ospedali per classificare l’’urgenza dell’’intervento di pronto soccorso. Il processo era legato ad una pagina nera della sanità palermitana, la morte di Maria Anna Governale, 78 anni, deceduta al pronto soccorso il 28 dicembre del 2006, dopo avere atteso quattro ore prima di essere visitata. Era stata colpita da infarto.

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Nel corso del processo è emerso che non ci fu nesso causale fra la morte e l’attesa al pronto soccorso. Il problema cardiaco era talmente grave che nulla si sarebbe potuto fare anche con un intervento immediato. Secondo i difensori di La Spada, il primario aveva pressato i vertici sanitari affinché venisse attivato il triage ma la carenza di personale aveva bloccato l’avvio. L’ipotesi di omicidio colposo è cadutA sia per La Spada che per gli altri imputati: i medici Jenny Spanò, Roberta Ruggero e Pietro Lo Verso, gli infermieri Salvatore Quaglino, Sebastiano Mancuso e il loro collega del 118 Alberto Niccolai. Erano difesi dagli avvocati Michele Giovinco, Ugo Castagna, Nino Agnello e Raffale Restivo.

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15 Aprile 2013, 14:33

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