“Non c’è alcuna ipotesi di reato” | Archiviazione per l’Albaria

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27 Febbraio 2018, 12:57

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PALERMO – Il Giudice per le indagini preliminari ha confermato la richiesta della magistratura di archiviazione del procedimento penale non ravvisando nessuna ipotesi di reato ascrivibile ai dirigenti dell’associazione sportiva Albaria di Palermo. La vicenda è quella che si generò – nell’anno 2012 e 2013 – dall’impedimento all’utilizzo di una piccola porzione della spiaggia di Palermo (Mondello), per effetto dell’interdizione frapposta da parte della società “Mondello Immobiliare italo belga”, amministrata da Gianni Castellucci.

La questione giudiziaria era stata generata nell’ambito dell’organizzazione del “World Festival On The Beach”, che ha visto il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) e il Consiglio di Stato (CGA) condannare l’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente e la stessa “Immobiliare italo belga”, a cui è stata anche rigettata la paradossale richiesta di risarcimento di oltre 500mila euro per il mancato utilizzo di soli 100 metri di spiaggia per i sei giorni della manifestazione pubblica.

La Mondello immobiliare Italo Belga aveva querelato i dirigenti dell’Albaria per calunnia e diffamazione per una frase contenuta nella lettera inviata al Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta (marzo del 2013): “Il diniego (tardivo, illegittimo e ingiustificato) ed il ripetersi di episodi imbarazzanti legati ad ostacolare la manifestazione World Festival On The Beach – noti all’opinione pubblica-, impedisce al nostro sodalizio di conoscere quali inconfessabili interessi si nascondono dietro il rapporto fra Amministrazione (o soggetti appartenenti ad essa), ed una società siciliana per lo sfruttamento di aree pubbliche di dubbia legittimità. Parliamo della concessione che ha incatenato Mondello ad uno sfruttamento indecente del territorio ai danni di tutti i cittadini”.

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La magistratura aveva chiesto l’archiviazione, ma Gianni Castellucci in proprio e nella qualità di amministratore delegato della società “italo-belga” si era opposto. Da qui l’udienza davanti al Giudice per le indagini preliminari di Palermo che conferma la correttezza di Vincenzo Pottino e Vincenzo Baglione, rispettivamente presidente e direttore dell’Albaria, qualificando come infondata la ricostruzione accusatoria della Mondello Immobiliare Italo belga ed archiviando il fascicolo.

“La società amministrata da Gianni Castellucci e i funzionari responsabili del Demanio Marittimo servizio 5 dell’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente – si legge in una nota dell’Albaria -, di fatto, ostacolarono la manifestazione di pubblico interesse. Il T.A.R. Sicilia, condannò l’assessorato Territorio ed Ambiente e la Mondello Immobiliare Italo Belga disponendo: ‘la trasmissione della presente ordinanza, nonché dell’istanza di esecuzione degli atti depositati dalla ricorrente in data 4 giugno 2015, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo per quanto di competenza’. Il provvedimento del TAR è stato successivamente confermato anche dall’ordinanza del CGA (n.50 del 19 febbraio 2016), che ha ulteriormente chiarito a favore dell’Albaria tutti gli aspetti burocratici nell’interesse della collettività. L’Albaria, in questa vicenda giudiziaria, fu costretta a difendere anche l’Ente Pubblico su cui pendeva la richiesta di un risarcimento danni per oltre 500mila euro avanzata dalla società privata che gestisce il più grosso stabilimento balneare di Palermo. La Mondello Immobiliare Italo Belga rivendicava il mancato utilizzo ad esclusivo uso di una porzione di circa 100 metri lineari di spiaggia che l’Ente Pubblico aveva reso fruibile a tutti nella sua naturale bellezza per i sei giorni della manifestazione di maggio 2012″.

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27 Febbraio 2018, 12:57

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