06 Luglio 2010, 12:18
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“Ora un passo avanti deve farlo l’Udc, aprendo un confronto col Pd siciliano e col suo segretario partendo dai contenuti”. Il messinese Gianpiero D’Alia, capogruppo dell’Udc al Senato e fedelissimo di Pierferdinando Casini predica da tempo la necessità di un confronto tra centristi e democratici. E la relazione di Giuseppe Lupo che ieri alla direzione del Pd siciliano ha aperto ufficialmente, con un documento votato a larghissima maggioranza, a un dialogo con l’Udc, per lui è un fatto degno della massima attenzione. “Se il mio partito non cogliesse quest’elemento, sarebbe un suicidio”.
Senatore D’Alia, che idea sìè fatto del arelazione del segretario del Pd Lupo che ha proposto un dialogo con i moderati contro il governo nazionale?
“Ciò di cui ha bisogno la politica siciliana è la chiarezza. Invece fino a oggi è stata ostaggio di una guerra tra bande che ha portato alla paralisi dell’amministrazione regionale e all’incapacità di cogliere i tagli pesantissimi che questa manovra nazionale prevede per la Sicilia. Ciò che Lupo ha detto, a me pare, è che ci vuole chiarezza. Bisogna recuperare il senso della politica con la P maiuscola, ancorando qualunque azione alla coerenza dei comportamenti”.
A chi si riferisce quando parla di coerenza?
“Dice bene Lupo, non puoi stare a Roma al governo e qui contro il governo, come fa Lombardo, che a Roma batte le mani alla manovra e qui arringa le folle contro Berlusconi. Inaccettabile. Io vedo in questa apertura di Lupo la possibilità di uscire dal tunnel della politica siciliana, a cuinon servono trasversalità e partiti spaccati a metà, ma alleanza alla luce del sole. Che devono nascere sui contenuti”.
Sì, però tocca a Lombardo adesso fare un passo…
“Lascerei Lombardo sullo sfondo in questa fase. Ora un passo avanti deve farlo il mio partito, aprendo un confronto col Pd siciliano e col suo segretario. Ciò fatto ci si può confrontare anche co altre forze politiche, come l’Mpa, ma partendo dai contenuti, dalle cose da fare per la Sicilia. Su alcuene questioni, penso ad esempio il taglio delle province, c’è una convergenza tra noi, Pd e Pdl Sicilia”.
Nel suo partito pensa ci sia una disponibilità a questo tipo di dialogo?
“Io credo che se il mio partito non coglie quest’elemento, è un vero suicidio. Sarebbe miope non cogliere questa opportunità, anche e soprattutto per chi si uole togliere qualche sassolino nei confronti di Lombardo”.
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06 Luglio 2010, 12:18