12 Ottobre 2012, 18:41
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PALERMO – Era stato accusato di avere tradito lo Stato per mettersi dalla parte della mafia. Un’accusa grave per Francesco Nasca, ex funzionario dell’Agenzia del demanio di Trapani. Condannato in primo grado a sette anni, è stato ora assolto “perché il fatto non sussiste” dalla Corte d’appello di Palermo.
Non ha retto, dunque, l’ipotesi di concorso esterno in associazione mafiosa. Nasca era accusato di aver favorito i boss che volevano acquistare un bene confiscato al capomafia Vincenzo Virga: la Calcestruzzi Ericina. A mettere gli occhi sull’impresa sarebbe stato l’imprenditore e boss Francesco Pace. La Calcestruzzi era un concorrenze scomodo per i suoi impianti. Non poteva correre il rischio di restare fuori dal grosso giro delle forniture. L’obiettivo era acquisire la Calcestruzzi e Francesco Nasca, sulla base dell’accusa oggi caduta in appello, si sarebbe prestato allo sporco affare, sottostimando il valore dell’impresa.
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12 Ottobre 2012, 18:41